domenica 21 agosto 2011

Goblin, di Jeffery Scott Lando (USA 2010)

Trama: Giunta in uno sperduto villaggio di montagna per questioni di affari, una famiglia americana dovrà fronteggiare una mostruosa creatura che rapisce bambini...



Su consiglio di un mio caro amico amante del trash (Roby, te la farò pagare cara!), ho rintracciato e visto Goblin, pellicola horror made in USA uscita nel 2010 e diretta da un regista più che anonimo, un (in)certo Jeffery Scott Lando. Beh, non perdiamo altro tempo ed esaminiamo questa ciofeca!

Che Coincidenza! (Spoiler Edition)

Goblin è un assurdo intreccio di coincidenze forzate e, per dimostrarlo, conterò le "scorciatoie di trama" adottate per trascinare il tutto verso i titoli di coda.
Allora, siamo nel 1700 o giù di lì. Un gruppo di paesani getta in un falò tutto ciò che ritiene malvagio, dalle mele marce alle locuste. La situazione si complica quando la donna "a capo del rito" butta nelle fiamme il figlio deforme di una signora perché ritiene sia impuro. Peccato che la stessa signora si rivela essere una strega e, onde vendicarsi del terribile gesto, lancia una maledizione su tutti i bambini del villaggio, un qualcosa tipo "a partire da oggi e per tutti i secoli dei secoli amen, ad Halloween una creatura malvagia porterà via tutti i neonati di Zoticolandia".
Lo so, è appena la prefazione del film, ma è già ora di tirare un po' di orecchie. Insomma, perché la strega del 1700 non ha usato i propri poteri per impedire che le bruciassero il figlio? Perché lancia una maledizione quando poteva semplicemente vendicarsi della "capo rito", l'unica vera responsabile dell'accaduto? Perché le locuste sono classificate malvagie? Domande destinate purtroppo a rimanere irrisolte. Torniamo a Goblin, è meglio (o forse no, ma "the show must go on").
Dalle fiamme del falò emerge una creatura indistinta digitalizzata attorno alla quale si materializza all'istante un'inutile cappottone nero con cappuccio (è risaputo infatti che, nel '700, esistevano già i black metaller) e... beh, inizia una piccola mattanza tra gli alberi.
Salto temporale.
Giorni nostri, il 30 Ottobre, pressi di Zoticolandia. I Perkins, famigliola composta da padre imbottito di soldi, madre/seconda moglie, neonato e ragazza adolescente, si dirigono verso lo sperduto e primitivo paesino di montagna sovracitato per concludere un affare importante (prima coincidenza: al posto giusto nel momento giusto. Vabbé, ci può anche stare). Scopriamo subito che Nikki, l'adolescente, odia il viaggio, la destinazione, il fratellino minore, la matrigna, il padre, il modello della macchina, la natura, l'aria, la luce ed il buio, ma è felice comunque di essere accompagnata da Cammy, la sua migliore amica, fin da subito pronta a sollevarle il morale ronfando come un mammuth sui sedili posteriori.
Bene, abbiamo conosciuto l'allegra brigata.
I Perkins si fermano nei pressi di una taverna lurida per chiedere indicazioni, conoscendo così lo stereotipo dello sceriffo di paese vicino al pensionamento e sua moglie (nonché proprietaria del locale). Tutto sembra filare liscio quando, proprio in quel momento (seconda coincidenza), entra un puzzolente e grasso barbone ubriaco, teso e nervoso, pronto ad infrangere l'idilliaca conversazione intimando alla famiglia di abbandonare la zona ("non dovreste essere qui", "c'è una maledizione", "c'è del male qui"... le solite cose, insomma). Lo sceriffo butta fuori a calci il barbone che, comunque, riuscirà a far svuotare le viscere dei Perkins picchiando sul finestrino della loro auto e sbraitando come una suocera.
La famiglia giunge alla casupola dove alloggerà per un paio di giorni, la tipica abitazione da villaggio rurale piena di porte a specchio, arredamento ultramoderno e vetri in sostituzione delle banali pareti.
Stacco di scena.
Un uomo, una donna ed un neonato passano casualmente per quelle parti (coincidenza numero 3) in quell'istante e vengono aggrediti da... rullo di tamburi... la creatura incappucciata vista nel prologo ambientato nel '700 (pensavate al barbone, dite la verità)!
Nuova pausa di riflessione.
La strega del '700 ha lanciato una maledizione precisa sui bambini presenti e futuri del villaggio, dunque perché il mostro attacca deliberatamente anche gli adulti? È immune a tutto, ha una forza sovrumana, poteri fantasmagorici ed un unico obbiettivo, quindi che ragione ha di uccidere a random? Dovrebbe solo rapire gli infanti con la forza ed andarsene, no? Torniamo a Goblin.
Stacco di scena/bis, è il 31 Ottobre.
Lo sceriffo ed il suo baffuto nonché zelate vice trovano l'auto della famigliola aggredita ma, incredibilmente, dei corpi non v'è traccia. A casa Perkins invece, le due ragazze prendono le mountain bike e si dirigono verso il primo sprazzo di civiltà per fare acquisti, ma incontrano solo porte sprangate e due vecchie gemelle da manicomio. Anzi, porte sprangate, due vecchie gemelle da manicomio ed una coppia di fustacchioni, ovvero un amico di Nikki ed un tizio del luogo.
No, un momento, qui c'è qualcosa di strano. Possibile che la ragazza incroci il suo amico in un posto dimenticato da Dio formato da due case e quattro matti? Non è Sharm El Sheik, è Zoticolandia, che diamine (quindi quarta coincidenza). Ah, e sottolineo che il ragassuolo è pure il tipo che piace a Nikki dai tempi dell'asilo (quinta coincidenza).


Romantic Black Trash Teen Horror Digital Slasher Pseudo Comedy (Super Spoiler Edition)

Goblin conduce lo spettatore verso un'accozzaglia di scene buttate quasi a casaccio... ammesso che lo spettatore non si sia addormentato, ovviamente.
Le due ragazze tornano a casa accompagnate dai fusti appena abbordati ma, ad attenderle, incontreranno papà Perkins incacchiato. Il capo famiglia assegna a sua figlia il compito di guardare il fratellino mentre, assieme alla moglie, presenzierà al fantomatico incontro d'affari con uno yuppie appassionato di golf ed il più grande pezzo grosso di Zoticolandia, ovvero lo sceriffo. Scaccia così in malo modo i due maschietti già pronti a vantarsi delle grandi conquiste e, contraddittoriamente, li invita per il pranzo del giorno dopo (valli a capire 'sti genitori new generation).
Sì, è vero, siamo in fase avanzata del film ed il goblin del titolo è uscito allo scoperto solo una volta, se escludiamo il prologo. Ma non preoccupatevi, sta per iniziare la fase teen romantic! Ora potete preoccuparvi invece.
Le due ragalline ammazzano il tempo in casa sbuffando quando, inaspettatamente (seh, come no), ricevono la visita dei loro cavalieri accompagnati dalla sorella maggiore del tizio locale, una improbabile e raggiante pseudodark appena uscita dalla moda/tunnel di Hello Kitty. I protagonisti scoprono finalmente la storia della maledizione di Zoticolandia ma, per far sì che il film raggiunga 90 minuti di durata, la leggenda viene rispiegata integralmente anche allo spettatore che, a sua volta, si sente trattato da idiota. Le ragalline ed i fustacchioni si dividono per buttarsi in baci ardenti: Nikki e imbecille#1 scelgono come scenario la stanza del piccolo neonato in teoria da tenere sotto osservazione, mentre Cammy e imbecille#2 vanno a "raccogliere la legna" nel boschetto circostante.
Finalmente! Ebbene sì, il goblin di Goblin fa partire il bodycount e regala qualche soddisfazione accoppando nell'ordine imbecille#2, sua sorella e Cammy. Nel frattempo, gli altri due rimasti in casa continuano a flirtare ignari di tutto fino a quando non decidono di dare importanza a quelle incessanti e curiose urla strazianti provenienti dall'esterno. Escono di corsa per verificare e, mossi da un briciolo di genialità (un briciolo, eh), si ricordano del neonato. Nikki torna indietro per controllare e, naturalmente, il piccolo è sparito.
Dopo aver spiegato ai genitori ed allo sceriffo per quindici milioni di volte cosa è accaduto, Nikki riesce a staccare gli occhi dal fustacchione perché viene arrestato per essere interrogato in centrale.
Giunti a questo punto, Goblin ricorre ad un altro sfruttatissimo espediente, quello del "dividiamoci".
Il vicesceriffo e fustacchio sono protagonisti di una scenetta un po' assurda, ma ve la descrivo con un indovinello: come fa un sospettato a bordo di una volante della polizia a scappare? Semplice, apre la portella e si dilegua nei boschi indisturbato! Che trashata...
Papà Perkins gironzola da solo tra gli alberi per cercare i ragazzi scomparsi e, sorpresa sorpresa, trova il cadavere di Cammy. Ok, ora sono confuso riguardo al modus operandi del goblin: dopo aver aggredito la famigliola in auto ha fatto sparire tutti i corpi, dunque perché non si è comportato in egual modo con i fessi?
Nel frattempo, il villain più black metal della storia (secondo solo all'Uomo Nero di Boogeyman 3) è impegnato in un faccia a faccia contro la signora Perkins e, stiracchiandosi, frantuma una finestra perforandole un polmone. Nikki si getta come un sacco di patate dal primo piano al giardino incontrando fustacchio con un tempismo perfetto (coincidenza numero sei... certo, pensavate fossero finite?), quindi dal nulla sbuca fuori lo yuppie/collega di lavoro di papà Perkins. Sapete cosa significa quando in un horror il personaggio inutile appare così all'improvviso, vero? Il goblin squarta il deficiente, i due giovini se la svignano.
Goblin prosegue con una scaletta da manuale. C'è stata la leggenda, il romanticismo teen, la presenza confermata di un cattivo (e meno male) e la violenza gratuita, dunque cosa serve adesso? L'elaborazione di un piano per poter sconfiggere il malvagio! Ecco che Nikki e fustacchio incontrano, in mezzo al bosco, il barbone ubriacone già visto durante le prime fasi del film (settima coincidenza) e lo seguono fin dentro alla sua baracca. Segnatevi questo punto: il barbone tranquillizza gli ospiti garantendo loro di essere al sicuro. I tre entrano nella casupoletta e... porca l'oca! Certo non sarà una stanza d'albergo di lusso, ma il barbone ha una dimora pulita, ben arredata, piena di cosucce interessanti, un automezzo funzionante pieno di carburante nel garage... cacchio, i senzatetto americani non se la passano male! Meglio di molti italiani con un lavoro da operaio, almeno. Ok, torniamo al discorso principale.


Il barbone rivela ai protagonisti di essere l'ultimo discendente della strega vista nel prologo (ottava coincidenza) e di possedere sia il diario della sua antenata che l'unica arma in grado di sconfiggere il goblin metaller, ovvero una punta d'osso legata con dei capelli ad un bastone (nona coincidenza). Ah, l'oggetto sacro deve perforare il cuore del cattivo per distruggerlo. Facile, considerando che il goblin sparisce in una nuvola di fumo e riappare a 10 Km di distanza circa sei volte ogni dieci secondi!
Qualcosa dall'esterno turba la pacifica chiacchierata tra i giovini e lo sbronzone, indovinate chi è? Esatto, il goblin. PERCHÉ mai il barbone ha detto ai suoi ospiti "siete al sicuro" se poi non è affatto vero? Comunque, il panzuto alcolista si ritrova a fronteggiare il mostro mentre i due giovincelli scappano con il suo automezzo e l'arma sacra.
Ora andiamo sul ridicolo.
Goblin cerca di sorprendere gli spettatori svelando una verità dietro l'altra. In poche parole, quasi tutti quelli che ancora respirano si ritrovano nella taverna della moglie dello sceriffo. Scopriamo così che:

  1. la moglie dello sceriffo è una psicotica
  2. la moglie dello sceriffo ha rapito il fratellino di Nikki
  3. lo sceriffo è d'accordo con la moglie
  4. i coniugi sceriffo hanno intenzione di incontrare il goblin e scambiare il neonato con il loro vero figlio, rapito Dio solo sa quanti anni prima
  5. il vicesceriffo muore (beh, lo scopriamo)

Siamo ai confronti finali di Goblin (già, ce n'è più di uno). Papà Perkins, Nikki e fustacchio riescono a fuggire dalla stanza in cui sono stati rinchiusi grazie al barbone alcolizzato incredibilmente ancora vivo, quindi raggiungono lo sceriffo e la signora sceriffo nel luogo dove si svolgerà lo scambio di bambini.
Stop. Pausa.
Questa proprio non la capisco. Davvero. Una imbattibile creatura del male ti ha portato via il figlio e, per riaverlo indietro, le offri un altro bebé? Diciamolo pure, è una vaccata colossale poiché, senza provare il minimo rimorso, il mostro si terrà il bambino number 1, prenderà il bambino number 2 e, se ne ha voglia, ti farà fuori! Per fortuna dei coniugi sceriffo, il goblin non è così intelligente, ma nemmeno tanto scemo da cedere alla loro richiesta. Siamo alla resa dei conti finale: il barbone muore, fustacchio muore, papà Perkins è inutile e Nikki sconfigge il goblin con la più grande strategia mai vista sul piccolo e grande schermo. Ok, fate un bel respiro, contate fino a dieci e tenetevi forte.
Nikki incastra il bastone sacro nel paraurti di un automezzo ed accelera a tavoletta seguendo un rettilineo. Al centro della strada troviamo il goblin, privato del cappotto da black metaller durante le precedenti colluttazioni e, per questo, più arrabbiato che mai. Ricordiamo che il goblin ha il potere di sparire in una nebbiolina densa e riapparire ovunque voglia. Sapete cosa fa? CORRE INCONTRO ALLA MACCHINA A BRACCIA APERTE! E come se questo non fosse sufficiente, Nikki riesce a centrarlo all'altezza del cuore ed ad inchiodarlo ad un albero! Non ho parole, anzi, le avrei ma preferirei non esprimere il mio giudizio riguardo a questa disastrosa risoluzione finale (coincidenza numero... ah, chissene).

Black Goblin (Random Spoiler Edition)


Il villain di Goblin è un... indovinate un po'? Un goblin, esatto (ma non montatevi la testa, provate a vedere quali sono i cattivi di Troll 2 ad esempio), e ci sarebbe già qualcosa da ridire al riguardo. Nelle leggende folkloristiche il goblin viene visto come un essere grottesco, piccolo e debole, mentre il mostro della nostra pellicola sembra superare i 2 metri di altezza, ha una forza non indifferente e poteri capaci di far impallidire Superman. Immaginate di essere braccati da una creatura praticamente indistruttibile, fortissima, munita di artigli laceranti ed in grado di teletrasportarsi col pensiero ovunque voglia. Già, in teoria siete morti. In Goblin questo supercattivo praticamente imbattibile se la prende comoda e, invece di portare a termine una missione, macché, una bazzecola (dati i suoi poteri, gli basterebbero 30 secondi o meno), perde tempo a gironzolare col suo cappottone nero ed ad osservare le macchine che passano. Probabilmente solo Skeleton Man potrebbe scontrarsi col goblin ad armi pari, ed ho detto tutto.
Non spendo parole di cattiveria per descrivere la "digitalizzazione del goblin" perché, sinceramente, è la caratteristica che mi ha infastidito di meno in tutto il film. Semmai focalizziamoci su una questione per nulla chiara che proverò ad illustrare punto dopo punto.

  • Il goblin appare tutti gli anni il 31 Ottobre
  • Il goblin rapisce ed uccide tutti i bambini
  • Il goblin miete vittime dal '700
  • Un villaggio dove spariscono tutti i bambini viene abbandonato o, semplicemente, si riduce ad essere un paese fantasma

Allora, come è possibile che a Zoticolandia esistano dei residenti? Ad esempio, perché il barbone da bambino non è stato preso dal goblin? E i coniugi sceriffo? Anzi, perché il goblin ha rapito il loro bambino senza ucciderli? Perché sto ancora perdendo tempo a parlare di questo film?
Ah, dimenticavo. Il goblin ha anche un'altra peculiarità: emana un tanfo pazzesco. Non si sa di cosa, né il perché o il per come.

Concludendo

Goblin è un filmetto scritto e diretto in tutta fretta, e si vede. La trama è ridicola, il villain stupido, i personaggi umani ancor più stupidi, i dialoghi da sbadiglio, gli effetti speciali niente di che. In due parole, lasciate perdere.

Voto personale: 4-
Voto trashosità: 7 1/2 (un punto solo per il finale)
Voto splatterosità: 4 (impressionanti le salsicce al sugo... ah, erano intestini? Sarà...)

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