martedì 13 dicembre 2011

Wolvesbayne, di Griff Furst (USA 2009)

Trama: Il proprietario di un'agenzia immobiliare si ritrova coinvolto, suo malgrado, in una battaglia segreta tra vampiri e licantropi...



Ebbene sì, il cinema pare non essere ancora saturo di scontri tra vampiri e lupi mannari, alla faccia dei vari Underworld e Twilight. Dal nulla ecco che spunta fuori Wolvesbayne, film TV made in USA di cui certamente avrete sentito parlare. No? Beh, ci sarà un perché! Spero solo che non trovi una distribuzione in Italia, evento in fondo non così improbabile considerando la quantità di spazzatura cinematografica che importiamo dall'estero.

C'era una Volta Underworld... (Spoiler Edition)

Wolvesbayne apre il sipario portandoci nel lontano 1887. La comunità mondiale dei vampiri cresceva prosperosa grazie alla guida di Lilith, la succhiasangue più potente della storia in quanto progenitrice della specie. Il problema è che Lilith non era controllabile ed aspirava a sottomettere il mondo intero sotto il suo dominio. Sì, insomma, umani ridotti a schiavi eccetera, le solite cose. Giacché non tutti i vampiri sono carogne, il consiglio degli anziani capitanato da lord Drakulya ha deciso di fermare l'aspirante dittatrice imprigionandola in alcuni amuleti chiamati Nosferate. Drakulya? Nosferate? Le citazioni si sprecano! Interessante osservare anche come, nonostante il titolo e la locandina del film, le prime parole spese in Wolvesbayne sono dirette ai vampiri e non ai lupi mannari. Lo spettatore dunque si chiede "ma... ho sbagliato film?". Purtroppo no.
Salto temporale.
Ci spostiamo nel presente, più precisamente in un museo americano. Un giovine sorvegliante rimane solo nell'edificio, armato di torcia elettrica e rivista per adulti. Durante la consultazione del "prezioso documento", il poveraccio sente un rumore di vetri infranti e scopre, da un monitor della sorveglianza, che qualcuno si è intrufolato nel museo. Investiga in direzione del rumore trovando una teca rotta, quindi viene aggredito alle spalle. Secondo voi cosa conteneva la teca? Naturalmente uno degli amuleti.
Ci trasferiamo in un lurido negozietto (lo so, sembro Lucarelli, ma questo è il ritmo del film. Paura, eh?). L'arrogante Russell Bayne, proprietario in sovrappeso di un'agenzia immobiliare, vuole acquistare dalla affascinante Alex (sia chiaro una volta per tutte, Alex è una donna) l'attività e, pur di raggiungere il proprio scopo, è disposto a spendere un'enormità. Nonostante le allettantissime proposte economiche, la mora non ha la minima intenzione di cedere quello che definisce "il negozzzio aperto da mia madre al quale sono attaccatisssssima", peccato che Russell abbia intenzione di radere al suolo l'intero quartiere per costruire un gigantesco nonvienespecificato e che, per poter avanzare col progetto, necessita ovviamente della collaborazione di Alex. Insomma, un macello strappasbadigli evitabilissimo, così come la scena in cui la ragazza percepisce qualcosa di strano e, giustificandosi col pezzo grosso con un "io spesso sento delle cose", lo mette in guardia in quanto "la morte gli passerà accanto". Il riccastro paffutello interpreta il consiglio come una minaccia e se ne va incacchiato, un po' per il fallimento delle trattative, un po' perché il carro attrezzi gli sta portando via la Ferrari (penoso momento-gag).
So che può sembrare strano, ma vi anticipo fin da subito che il protagonista di Wolvesbayne non è Alex, bensì Russell! Esatto, ci troviamo davanti ad un horror orbitante attorno alla figura di un giovane Briatore carismatico quanto una martellata sulle dita, tuttavia non vi preoccupate, il film è pieno di porcherie capaci di focalizzare la nostra attenzione altrove.
Ok, dove siamo arrivati? Ah, già, all'inizio del caos. Altra premessa necessaria: Wolvesbayne è davvero "narrato" male, al punto di confondere persino lo spettatore più attento e concentrato. Nei punti poco chiari mi limiterò ad indicare un ? (punto di domanda) onde evitare di soffermarmi troppo su aspetti incomprensibili. Riprendiamo con la storia.

  • ?
  • Titoli di coda.

No, via, ho esagerato, Wolvesbayne non è COSÌ enigmatico.
Dunque, in città c'è un potente succhiasangue, tale Von Griem, che ha intenzione di recuperare gli amuleti e riportare nel nostro mondo Lilith onde ridare lustro al clan dei vampiri. Questo personaggio mi ha davvero impressionato per via:

  • del trucco facciale, davvero malfatto
  • della faccia vera e propria, da schiaffi è dir poco
  • dell'attore che lo interpreta, ovvero Mark Dacascos. Chi è Dacascos? Ne parleremo verso la fine!

Von Griem si porta dietro due serve vampire pronte ad eseguire qualsiasi suo ordine od a dar vita a siparietti sexy, così, giusto per alzare l'audience.
Tornano i dubbi dello spettatore che, fino a questo momento, ha visto solo ed esclusivamente vampiri. Ma in Wolvesbayne questi stramaledetti lupi mannari ci sono o no? Ebbene sì, ed il primo spunta fuori proprio adesso!
Una bionda a bordo di un maggiolone procede a zigzag lungo una strada nel nulla perché deve, A TUTTI I COSTI, prendere l'astuccio portaCD poggiato sui sedili posteriori. Durante la sua avventura investe un uomo nudo piazzatosi in piedi in mezzo all'asfalto e, di conseguenza ferma il mezzo. Scende per verificare l'entità dei danni ma, sorpresa sorpresa, l'individuo non c'è più. Spaventata dai rumori provenienti dal fogliame intorno, la ragazza sale nuovamente a bordo della vettura e cerca invano di far ripartire il motore. Per sua fortuna (seh, come no), in quell'istante passa una Ferrari... chi sarà mai? Già, è Russell "puzza sotto il naso" Bayne. Il riccastro arresta il mezzo SOLO perché la poveraccia gli si è parata davanti, quindi, con un gesto di estrema carità, ordina alla sua segretaria di inviare soccorsi. Ah, curioso come, nella chiamata, il riccone non specifichi le coordinate della vettura in panne. Chiamate voi un carro attrezzi e provate a dire qualcosa tipo "ho fuso il motore, sono sul ciglio della strada, datevi una mossa", vediamo poi quanto ci metterà ad arrivare! Comunque sia, dopo essersi sforzato di assistere la donna il minimo possibile, Russell prende e se ne va. Dallo specchietto retrovisore nota però che qualcuno o qualcosa sta aggredendo la ragazza. Il lato umano di Bayne prende il sopravvento su quello carognesco, sicché il riccastro scende dalla Ferrari per cercare invano di trarre in salvo la vittima, rimediandoci solo graffi e perdita dei sensi. Si risveglierà in un ospedale e... secondo voi? Naturale, sebbene non lo sappia ancora, anche un bambino capirebbe che Russell è diventato un licantropo.
Stacco di scena.
Siamo nel negozio di Alex. La ragazza riceve la visita di alcuni strampalati tizi e viene messa in guardia con un "occhio, stanno rubando tutti gli amuleti per riportare in vita Lilith". Giustamente la tipa se ne infischia, mentre il capetto del team di strambi visitatori cerca di convincerla a "tornare a lottare contro i vampiri". Non lo hanno detto per seminare un po' di caos e dubbi nella mente dello spettatore, ma direi che è lampante: Alex e gli altri tipi nel negozio sono lupi mannari.
Vampiri contro lupi mannari. Esiste nulla di più originale ed inaspettato?




Licantropo Capitalista (Spoiler Edition)

Wolvesbayne si concentra ora soprattutto sul poco carismatico Russell alle prese con le sue nuove capacità. Nel corso di una serata trascorsa a casa sua, il riccastro comincia a sentirsi strano e si trasforma in un lupo mannaro. Assisteremo però solo al passaggio inerente al cambiamento d'aspetto in quanto, un secondo dopo, vediamo Russell risvegliarsi nel suo letto con i vestiti ancora addosso. Per fortuna vengono risparmiati dubbi su quanto sia veramente accaduto, poiché l'uomo scopre con orrore di aver trucidato il proprio cane. Ora, ci sarebbero tre domanduzze inevitabili:

  • Con la trasformazione, i vestiti non si dovrebbero lacerare a causa di un improvviso aumento della massa corporea? Indossate un paio di jeans, quindi immaginate di passare da un girovita taglia 46 ad uno taglia 60 e verificate i risultati...
  • Perché mai un lupo mannaro dovrebbe attaccare proprio un cane? Non sono parenti, anche se alla lontana?
  • Ma... c'era luna piena o cosa?

Purtroppo Wolvesbayne ci fornisce una risposta solo al terzo quesito. La luna piena NON è il fattore che causa la trasformazione dei licantropi, ergo il lupo mannaro può passare da uno stato all'altro quando, come e dove vuole.
Russell si rende conto di avere qualche problemino e, razionalmente, attribuisce la colpa a... Alex?!? No, davvero, il riccone pensa di essere stato maledetto quando la donna gli ha detto "sei in pericolo, la morte ti passerà accanto"! Il buon Bayne decide così di passare di nuovo nel negozietto per pregare Alex di rimuovere la fattura. Ecco cosa accade in 60 secondi.

  • Lei gli dà dell'imbecille contapalle
  • Lui perde le staffe
  • Lei si dimostra una campionessa di "lancio del riccastro" scaraventandolo da una parte all'altra dello shop
  • Lui le lascia intendere di essere un lupo mannaro
  • Lei cerca di fermarlo
  • Lui scappa

Quello però che non abbiamo capito ancora è: dove vuole andare a parare il film? Dobbiamo seguire una lotta tra vampiri e licantropi o l'iniziazione di un nuovo lupo mannaro nel club dei lupetti? Beh, si direbbe entrambe le cose e molto di più! La trama di Wolvesbayne cerca a tutti i costi di incastrare ogni singolo elemento della storia e, così facendo, genera domande senza risposta e pseudocoincidenze per nulla credibili. Ve lo dimostro subito illustrandovi il punto della situazione.

  • Tra i lupi mannari ed i vampiri esiste un patto di non belligeranza.
  • Von Griem se ne frega dell'accordo ed ha intenzione, assieme a quei quattro suchiasangue idioti dei suoi seguaci, di riportare in vita Lilith per donare nuovamente potere alla propria razza
  • Gli altri vampiri sono assolutamente contrari alla proposta di Von Griem, ragion per cui l'inguardabile imbecille decide di agire nell'ombra per conto proprio recuperando gli amuleti necessari a riportare in vita Lilith
  • Russell viene aggredito per puro caso da un lupo mannaro ma, poiché ciò accade in circostanze particolari, capiamo che lui NON era l'obbiettivo del licantropo
  • Von Griem sa tutto di Russell e, in più occasioni, ordina alla sua cricca di catturarlo vivo. Questo perché il nonno di Bayne possedeva uno degli amuleti di Lilith.

Ora, qualcuno mi spieghi per favore:

  • Von Griem ha rivelato ai vampiri anziani le sue intenzioni, ricevendo però solo pernacchie e "maramei". Ora, come è possibile che nella mente dei pezzi grossi non sia balenata nemmeno per un istante l'idea di tenere d'occhio il succhiasangue sovversivo? È come se un quattordicenne dicesse ai suoi genitori "stasera esco con gli amici e, per la prima volta, proverò la cocaina. Non vedo l'ora" e, in risposta, incassasse prese in giro e grasse risate. Sì, insomma, che cacchio..?
  • Il licantropo si era appostato lungo la strada per attaccare Russell o no? Il riccastro si è fermato quasi per caso ed ha avuto più di un'occasione per levare le tende indisturbato, quindi l'agguato non sembra affatto programmato a sue spese. Eppure...
  • Il licantropo che ha aggredito Russell è uno sgherro di Von Griem? Il vampiro sa tutto di Bayne, conosce persino il suo nuovo status di lupo mannaro nonostante non lo abbia mai incontrato e la marca di mutande che indossa, dunque potrebbe effettivamente essere il mandante dell'agguato (almeno da questo punto di vista). Ma se così fosse, perché l'attacco in strada è così "random"? Perché un vampiro invierebbe un lupo mannaro? E soprattutto: perché non ha fatto rapire Russell invece di abbandonarlo in mezzo all'asfalto? Poteva legarlo e torturarlo allo scopo di scoprire dove si trova l'amuleto, dico bene?

Cerchiamo di venirne a capo, ok? Allora i casi sono:

  1. Von Griem NON è il mandante del lupo mannaro che ha attaccato Bayne. L'aggressione è stata casuale, così come è un caso che Russell sia l'inconsapevole possessore di uno dei quattro amuleti necessari a riportare in vita un potentissimo vampiro schiavista. E casualmente conosce Alex la licantropa. Troppe casualità, vero?
  2. Von Griem è il mandante del lupo mannaro che ha attaccato Bayne. Aveva ordinato al licantropo di mettere KO e rapire Russell (magari comunicandogli qualcosa tipo "passerà su questa strada all'ora X. Ferma tutte le vetture che passano ed uccidi i testimoni", così si spiegherebbe la morte della ragazza) ma, per qualche strana ragione (forse, in quel momento è passata una macchina e, seguendo impulsivamente il proprio istinto, il licantropo si è messo a rincorrerla latrando al vento), il sicario non ha eseguito l'ordine fino alla fine.
  3. Von Griem è il mandante del lupo mannaro che ha attaccato Bayne e, segretamente, è innamorato del riccastro. Inventa la scusa degli amuleti per poter avere a che fare con lui e... ma che diavolo di ipotesi sto estrapolando? Scusatemi tutti e lasciamo perdere.
  4. La trama di Wolvesbayne è fatta male, punto.

Scegliete la vostra personalissima interpretazione e procediamo!
Dopo essere stato mollato dalla ragazza che stava con lui molto probabilmente solo per i soldi, Russell viene avvicinato dalle due serve vampire di Von Griem. Per sua fortuna, in quel momento Alex lo trascina a forza sulla sua macchina e lo salva, portandolo in un luogo sicuro... mah, così dice, ma sembra protetto quanto il cratere di un vulcano attivo. Qui gli spiega tutta la situazione, blablabla, licantropi, vampiri, blablabla, Lilith e blablabla. Nel frattempo, una delle serve di Von Griem scopre la posizione di un amuleto seducendo uno dei vampiri anziani e, faticando non poco, lo elimina. Beh, mi sembra giusto, anche io se fossi brutto, pelato e panzuto nutrirei dei dubbi e starei sempre in guardia nel caso una bella ragazza ci provasse spudoratamente con me.
Scena a random messa giusto per movimentare il tutto: Russell, Alex e... allora, ricordate i tipi che hanno fatto visita ad Alex per pregarla di "tornare a lottare contro i vampiri"? Bene, la squadra si è aggregata ai personaggi principali capitanata da un certo Van Helsing. Sì, avete capito bene, lo storico arcinemico di Dracula in Wolvesbayne è un licantropo. Vi concedo un minuto di facepalm.
Il gruppo si ritrova immischiato in una battaglia metropolitana contro i vampiri ma, contrariamente a quanto ci aspetteremmo da un evento del genere, non ci sono trasformazioni complete, salti innaturali, agguati improvvisati, zanne ed artigli... solo ARMI DA FUOCO! Altro che vampiri e lupi mannari, somiglia più ad un bisticcio a base di piombo tra due bande gangsta di Los Angeles! In ogni caso, l'unico a beccarsi una pallottola (d'argento, naturalmente) è proprio Russell, ma alla fine dell'inconcludente scontro viene medicato. Sì, sopravvive, mi spiace.

Scuola di Mostri (Spoiler Edition)

Dunque, fino ad ora Wolvesbayne ci ha mostrato un fesso indescrivibilmente inutile mentre metteva piede nel mondo dei licantropi. Sì, un po' come Harry Potter quando ha raggiunto per la prima volta Hogwarts, ma almeno là c'era un mondo magico a tenere alta l'attenzione dello spettatore. Tornando al nostro filmaccio, cosa avverrà adesso secondo voi? L'addestramento di Bayne, naturalmente. Il riccastro deve imparare a gestire il proprio potere usandolo senza trasformarsi completamente, sebbene il perché di tutto questo rimane un mistero. Forse è solo per una questione estetica?
Ci troviamo di fronte ad una scena ambigua. Alex rivela a Russell di essere stata gentile con lui fino a quel momento, nonostante in realtà lo consideri un disgustoso rifiuto umano col quale non allaccerebbe mai una situazione sentimentale. Bayne non accetta il rifiuto ed inizia a trasformarsi incacchiato nero, interrotto dalla ragazza con un "bene, questo è il tuo potere, ora impara a controllarlo". No, un momento, mi state dicendo che Alex bluffava? Ma se è l'unico concetto condivisibile dagli spettatori che ha espresso dall'inizio del film! No, mi piace credere che, in quel momento, la lupacchiotta fosse sincera.
Colta da un momento di "protagonismo", Alex mostra a Russell un paio di agili acrobazie che, grazie all'allenamento, il beota riuscirà ad eseguire. Prevedibilmente, il riccone ci prova e, come risultato, si spalma sul muro da perfetto deficiente. Una sequenza che mi ha fatto più ridere ne Il Monaco, anche perché là le sequenze di azione NON erano tre inquadrature messe a casaccio mostranti il nulla più assoluto. No, questa ve la devo spiegare. In sostanza, il numero agile di Alex è così strutturato:

  • La ragazza prende la rincorsa
  • Poggia un piede sul muro
  • È appesa ad una trave sul soffitto
  • Passeggia davanti ad una gelateria con un cono cioccolato e vaniglia in mano
  • Atterra

Che cacchio è successo? Uhm... non perdiamoci troppo tempo, non ha importanza.
Penso sia giunto il momento di svelare uno dei misteri più grandi del film. Cos'è questo Wolvesbayne? Cos'è che dà il titolo a questa ciofeca? Alex lo spiega a Bayne che, fino ad allora, si era illuso di essere lui a dare il nome alla pellicola combinando il suo cognome con "wolves" (lupi). Contrariamente a quanto affermerebbero le leggende, l'argento non uccide i lupi mannari, ma ne blocca le proprietà rigenerative. L'unica arma capace di far fuori un licantropo anche al semplice contatto è la Wolvesbayne, una pianta abbastanza anonima che nemmeno viene inquadrata. Alex spiega anche che, da anni, sta cercando di estrarre un antidoto al 100% funzionante che consenta a quelli della sua specie di resistere al temibile potere del vegetale. Punto. Credetemi, è l'unica volta che sentiremo parlare della Wolvesbayne in Wolvesbayne. È come se, invece di 300, Zack Snyder avesse ribattezzato il suo film "Ceneranno nell'Ade", oppure, non so, come se conoscessimo Forrest Gump con il titolo di "Un Gelato alla Crema per il Tenente Dan". Ah, altro particolare: senza una ragione valida, Russell prende di nascosto ed intasca la fialetta di antidoto sperimentale e probabilmente mortale realizzata da Alex. Non insistete, non posso spiegarvi il perché in quanto è... come dire... nonsense?
Basta, passiamo al rush finale o non finisco più.




Anderuord (Spoiler Edition)

Dove siamo arrivati con Wolvesbayne? Ah, già, all'inizio del caos più totale. Vediamo di riassumere per punti quanto accade, espediente necessario onde evitare di creare più confusione di quanta non ce ne sia già.

  • Russell rivela a Van Helsing ed ad Alex che il suo amuleto per ridare il potere a Lilith è custodito nella cassetta di sicurezza lasciatagli in eredità da suo nonno
  • Anche se priva di tutte le sue forze, Lilith torna in vita e, sotto gli occhi di uno stupito Von Griem, progetta di ridurre uomini, donne, bambini, vampiri, licantropi, animali e Giucas Casella in schiavi
  • Alex e Van Helsing si dirigono a casa di uno dei vampiri anziani e, onde evitare intralci, ammanettano Russell alla macchina perché è un peso morto. In quel momento, una delle serve di Von Griem siede a fianco di Bayne per scoprire dove si trova l'amuleto. Per sua sfortuna, Alex è tornata indietro ed ha salvato in extremis il riccone catturando la succhiasangue. Ah, il vampiro anziano è stato trovato morto... o forse dovrei dire "in polvere", non so. 
  • Van Helsing tortura la vampira e scopre la posizione di un amuleto, ergo quella rivelata dal vampiro anziano "sedotto ma non troppo", quindi libera la prigioniera.

Non ha senso. Perché, non appena scoperta la posizione di un amuleto, Von Griem e soci non sono andati a recuperarlo? E perché mai Van Helsing, licantropo cacciatore di vampiri, ha liberato la vampira? Al posto suo, mi sarei fatto dire anche altre informazioni (tipo "dove si trova il nascondiglio di Von Griem") per poi ingabbiarla o trucidarla, no? Vabbé, la trama di Wolvesbayne non è certo stata concepita minuziosamente, direi. Passiamo agli eventi successivi, è meglio.

  • La vampira liberata torna da Von Griem e rivela non solo di essere stata catturata, ma anche di aver dovuto indicare ai loro nemici dove si trova uno degli amuleti. Von Griem è incacchiato nero... almeno sembra (con quel trucco statico, è difficile stabilire quando è triste, è felice o è ubriaco. Mah!).
  • I nostri pessimi eroi cercano l'artefatto nei pressi di un cimitero e lo trovano in una bara. Peccato per loro che Von Griem ha approfittato dell'evento per tendere una trappola in tempi record. Van Helsing e l'inutile Russell vengono stesi, mentre Alex e un'assistente di Van Helsing catturate assieme all'ambito gingillo.
  • La nuova coppia che scoppia composta da Russell e Van Helsing deve portare l'amuleto della famiglia Bayne a Von Griem per salvare le ragazze.
  • Nel frattempo, Lilith trasforma in sua serva Alex dandole un mozzico al collo.
  • Quando Lilith sta per schiavizzare l'assistente di Van Helsing, ecco che i due eroici poveracci irrompono sospendendo tutto, accompagnati ovviamente da qualche lupo mannaro extra.

Ha inizio l'anarchia: lupi mannari e vampiri che si scontrano a casaccio seguendo ridicolissime coreografie di lotta che spaziano da pugni mal tirati ed esageratamente efficaci a paletti infilzati nei cuori lentamente ed alla cieca. Ma la scena al di fuori di qualsiasi comprensione umana è quella che riguarda Alex. Completamente condizionata da Lilith, la ragazza attacca furente i suoi ex compagni. Non sapendo che fare, Russell la tiene ferma e la costringe ad ingurgitare l'antidoto sperimentale contro la Wolvesbayne. Alex guarisce. Ma che cappero..? La licantropa non stava rischiando di morire per colpa della pianta, dunque perché il vaccino (ancora da testare ed ultimo erede di una sfilza di fallimenti) ha effetto positivo? Insomma, è come cercare di guarire un paralitico con le aspirine! Bah, non ho intenzione di consumare ore cercando di capire come diavolo ciò sia potuto accadere.
Mentre tutti si ammazzano, Van Helsing consulta un libro di 12 Kg, probabilmente un giallo che non è ancora riuscito a finire e che non lo lascia dormire la notte. Russell fronteggia da solo Von Griem e, grazie alla stupidità di quest'ultimo, lo uccide. Sapete come lo batte? Von Griem si teletrasporta davanti a lui e, involontariamente, si infilza da solo. Unbelievable.
Van Helsing consegna a Russell l'ultimo amuleto e gli ordina di metterlo in posizione. Anche se non ci ha capito granché, il riccone esegue il comando. Nel frattempo, Alex fronteggia Lilith prendendole di santa ragione. L'amuleto è al suo posto, si crea una rete di raggi che esilia nuovamente Lilith mettendo fine all'incubo.
Siamo alle ultime battute di Wolvesbayne. Van Helsing, la sua assistente, un licantropo "random", Alex e Russell si ritrovano attorno ad un tavolo. Russell bacia Alex, ma non gliene frega niente a nessuno (Alex compresa). I cinque firmano un documento in quanto sopravvissuti alla mattanza anti-Lilith e, onde aprire le porte ad eventuali (speriamo di no) sequel, Van Helsing ricorda a tutti che esistono numerosi altri vampiri da uccidere. No, fermi tutti, che cacchio significa? Von Griem era un vampiro ribelle malvisto anche dai suoi simili, e tra vampiri e licantropi esiste un patto di non  belligeranza. Gli altri succhiasangue saranno sicuramente contenti dell'intervento dei lupi mannari contro Lilith, quindi perché diamine Van Helsing parla di guerre?
Non lo sapremo mai, poiché partono i titoli di coda.

Conclusione

Wolvesbayne non è solo l'Underworld dei poveri, è proprio un film senza ragione di esistere, una stupidaggine su pellicola affondata da una trama banaluccia, un protagonista irritante e tanti altri piccoli grandi difetti come gli scarsi effetti speciali, il caos narrativo e le pessime inquadrature.
Altamente sconsigliato, a meno che non siate così affamati di trash involontari da cercarlo assiduamente... ma anche da quel punto di vista, esistono tantissimi filmetti di serie Z moooolto più divertenti.

Voto personale: 3 1/2
Voto trashosità: 7-
Voto splatterosità: 4

Ah, dimenticavo! Alla fine mi sono ricordato chi è Mark Dacascos, l'interprete dell'inguardabile Von Griem in Wolvesbayne. Dacascos è un attore di film d'azione che avrebbe meritato molto di più nel corso della sua carriera, in quanto fisicamente capace di peripezie in grado di far impallidire Van Damme e Steven Seagal (il Seagal d'altri tempi, non l'armadio coi cingoli di adesso). Il primo film che ho avuto modo di vedere con Dacascos è Solo la Forza del 1993, pellicola orbitante attorno al mondo della Capoeira che bilancia una trama banaluccia ma accattivante simil-Sister Act 2 con calci a gogo e voli a mulinello da applausi. Vi piace il genere "arti marziali"? Recuperatelo!
Altro titolo con Dacascos che ho visto ed ho gradito è Il Patto dei Lupi, horror thriller un poco pesantuccio del 2001 dove l'attore recita nel ruolo di Mani, un indiano che picchia come un fabbro. Insomma, non ho certo visto la filmografia di Mark, ma posso comunque affermare che l'attore aveva talento da vendere... ed allora perché ha accettato di interpretare un improbabile vampiro in Wolvesbayne? Insomma, dovrebbe concentrarsi sui ruoli d'azione, giusto? E non è nemmeno la sua peggior prova! Dacascos è infatti il terribile protagonista di I Am Omega, atroce mockbuster firmato Asylum che scimmiotta Io Sono Leggenda. Peccato, ecco un perfetto esempio di carriera promettente buttata al vento.



5 commenti:

  1. Ammazza, che casino di film!!
    Speriamo davvero non venga mai distribuito in Italia, ma siccome i vampirli e i mannari vanno così di moda, la possibilità c'è.
    Argh.

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  2. Per fortuna, difficilmente uscirà in Italia, considerando che, per adesso, questo film TV conta solo del debutto negli USA ed in Polonia. E poi, le lotte tra vampiri e mannari ormai stanno perdendo il loro fascino. Insomma, per una volta riusciremo a scamparla (credo :D )

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  3. ...ma..., da quello che ho capito..., la morte del vampiro è stata copiata paro paro da "Fracchia contro Dracula"!

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  4. Almeno in Fracchia contro Dracula si capiva che il vampiro moriva infilzato da un ombrello. Qui nemmeno è chiaro cosa sia a porre fine alla vita dell'inguardabile villain!

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  5. Avessi letto prima questo articolo avrei evitato di vederlo, crab.

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