Mio Dio, cosa ho visto? Lo ammetto, l'idea di un horror ispirato alla celebre favola di Cappuccetto Rosso mi incuriosiva parecchio, ma non pensavo di dovermi sorbire una pappardella degna di Moccia (quindi Mocciosa), che diavolo! In parte è colpa mia, poiché ho scoperto solo durante la visione di Cappuccetto Rosso Sangue che della regia se ne è occupata Catherine Hardwicke (Twilight... ed ho detto tutto). Ok, vediamo di stroncare velocemente questa specie di Tre Metri Sopra il Lupo, prima finiamo e meglio è.
Scusa ma ti Chiamo Lupo
Cappuccetto Rosso Sangue è ambientato in un villaggio medievale (o almeno così si suppone) costituito sì e no da una settantina di abitanti. In questo paesaggio alla The Village seguiamo l'affascinante Valerie (interpretata da Amanda Seyfried) ed il suo ammmore corrisposto nei confronti di Peter, boscaiolo giovinotto presumibilmente colpito da una paralisi al volto in quanto non riuscirà a cancellare, per tutta la durata del film, quella snervante espressione da arrogantello presuntuoso. Tutto ad un tratto... Sbam! La sorella di Valery viene trovata morta e la colpa, sebbene non vi siano testimoni e nonostante il cadavere sia praticamente intatto, viene attribuita al temibile licantropo che appesta i boschi attorno alla comunità da generazioni. Ora, immaginate un cane che sbrana indisturbato una gallina: cosa rimarrà del povero pennuto? Giusto la carcassa ed un ammasso di piume. Seguendo questo ragionamento ed ipotizzando il ritrovamento di un cadavere completo, come si può dare la colpa di tutto ad un lupo mannaro? Mah!
Torniamo alla trama, è meglio.
Lo stesso giorno nefasto, Valery scopre che la famiglia intende farla sposare con Henry, il fabbro del paesino nonché un fustacchione pieno di soldi (un po' come Ken di Barbie), ma di questo sinceramente non ce ne frega poi molto.
Dopo il funerale di sua sorella, Valery osserva partire gli uomini del villaggio alla volta di una caverna sulle montagne. Lo scopo di questa spedizione punitiva è ovviamente quello di eliminare la bestia del demonio, ma i piani non andranno come previsto. Il padre del fabbro riccastro muore ma - attenzione al colpo di genio dello sceneggiatore - la folla trova ed uccide un lupo pensando sia il licantropo. Gente che vive tra i lupi dalla nascita e che non sa distinguere la differenza tra un comunissimo lupo ed una bestia mannara... non ho parole! Torniamo nuovamente al film.
Dopo essersi bullati della loro impresa mostrando a tutti il palo con la testa di un povero lupo disgraziato, gli uomini ricevono la visita di un certo Padre Solomon, esperto cacciatore di streghe, licantropi e funghi. Non senza prima aver dato dell'idiota a tutti per aver appunto scambiato un comunissimo Canis Lupus per un licantropo, Frà Salame (chiamiamolo così) dà inizio ad una spietata caccia all'intruso, convinto che in realtà la bestia si nasconda tra i cittadini. Intanto l'arrogante Peter evita a tutti i costi qualsiasi contatto con Valery perché la madre di quest'ultima gli ha detto di lasciarla stare (caspita, certo che era proprio innamorato).
Volete che vada avanti? Passo agli spoiler di non ritorno?
A vostro rischio e pericolo (seh, come se vi perdeste qualcosa di interessante).
Valery insegue Peter, Peter evita Valery. Henry cerca Valery, Valery evita Henry. Nel frattempo, Frà Salame si organizza per uccidere il licantropo. Festicciola notturna (in una comunità che ha paura di uscire di casa dopo il tramonto per via del lupo mannaro), assalto della bestia demoniaca (grossa quanto un cavallo), gran strage. Frà Salame e compari cercano il lupo. Il lupo si avvicina a Valery e le dice "vieni via con me", poi scappa?!? Ma chi l'ha concepita 'sta roba?
Valery sospetta di tutto e di tutti. Peter insegue Valery, Valery evita Peter. Henry rimane ancora a grattarsi ed a cercare di capire che cacchio di ruolo ha in tutta questa storia. L'amica di Valery dice a Frà Salame che Valery è una strega poiché ha parlato col lupo mannaro... basta, davvero, se volete sapere come va avanti, guardatelo e soffrite!
Cosa si aspetta lo spettatore da un film horror chiamato Cappuccetto Rosso Sangue? Ovviamente il sangue! Che ci crediate o no, nel film non ne viene versata una goccia. Decine di cadaveri e non una stilla di rosso! Addirittura, in fase avanzata del film Frà Salame (l'unico personaggio ben interpretato, merito dell'esperto Gary Oldman) perde un braccio ma... nulla! È come se fosse fatto di terra e, a testimoniare questo fatto, è una scena successiva: Valery raccoglie l'arto reciso in mezzo alla neve ancora candida ed immacolata. Forse Frà Salame è in realtà Silver Surfer, ma non ci scommetterei.
Gli attacchi del lupo mannaro di Cappuccetto Rosso Sangue sono praticamente tutti identici, dei copia&incolla nei quali la belva salta addosso alla gente. Anche la tensione e la suspence sono ridotti quasi allo zero assoluto, mentre abbondano fin troppo i dialoghi tra innamorati. Quello che voglio dire è che questo film è horror quanto un episodio di Otto Sotto un Tetto ed avvincente come può esserlo una puntata di Pomeriggio 5.
Mentre proseguivo nella visione, mi sono chiesto in più occasioni in che arco di tempo è ambientato Cappuccetto Rosso Sangue. Il licantropo nel film attacca i montanari circa 3/4 volte in altrettante notti; sappiamo per definizione (e viene illustrato anche nel film) che il lupo mannaro si trasforma solo nelle notti di luna piena. Ora, il plenilunio scientificamente cade una volta ogni 27/29 giorni e dura una notte. Perché invece nel film la bestia appare per diverse notti di fila? Ragazzi, che casino!
Le domande si sprecano.
- Perché i personaggi principali hanno acconciature moderne?
- Perché i soldati di Frà Salame sono tutti di colore?
- Perché la nonna di Valery è così inutilmente inquietante?
Conclusione
Va bene, proviamo dunque a giudicare Cappuccetto Rosso Sangue per quello che è veramente, ovvero un film sentimentale adolescenziale condito di amori impossibili e cali di fiducia. Da questo punto di vista la trama è di una banalità sconcertante e miscela alcuni elementi manzoniani (ovviamente mi riferisco a I Promessi Sposi) con le improbabili caratteristiche tipiche dei romanzi e dei film mocciosi/mocciani/di Moccia.
Basta davvero, passiamo ai voti.
Voto personale: 3 1/2 (e NON È UN HORROR)
Voto trashosità: 1 (dal punto di vista dell'horror) o 6 (da quello sentimentale)
Voto splatterosità: 1
Non è la mia stroncatura ad essere delirante, ma il film stesso. Altre 5 scempiaggini così di fila ed è la volta buona che inizio a drogarmi.
Mi aspettavo molto da questo film, non dico un capolavoro, am un film degno di essere guardato piu di una volta.
RispondiEliminainvece i primi 30 minuti di film sono di una noia mortale...
ma straordinaria bravura di Amanda Seyfried non basta a salvare il film che fa acqua da tutte le parti...
Peccato....
che gran pippone di film...
RispondiEliminaLa trama sarebbe potuta anche essere interessante (se ovviamente ben gestita e strutturata, cosa non accaduta), ma la parte peggiore è il doversi sorbire la triste impassibilità e freddezza di Valery di fronte alle tragedie e i terribili colpi di scena che la circondando. Fa diventare tutto così... esterno... non so come spiegarlo! Ah, il tutto ovviamente condito da quella bella dose di Zoccolaggine che non manca mai nelle protagoniste di questi squallidi film sentimentali/sovrannaturali e che non fanno altro che accrescere il mio odio verso di loro con il proseguire del film. Zoccolaggine che ovviamente sfoggiano con il più "affascinante-bello-misterioso-innamoratissimo-ma-freddo-allo-stesso-tempo" della situazione. Ughh che noia!
RispondiEliminaA me è piaciuto invece,non è che debba esserci l'azione e horror ogni 5 minuti,ma concordo per la misera splatterosità e l'inespressibilita della protagonista (anche se non batte la bella depressa di t)
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