venerdì 15 luglio 2011

L'Ultimo Esorcismo, di Daniel Stamm (USA 2010)

Trama: Nonostante abbia praticato più di 40 esorcismi applicando trucchetti e sistemi psicologici, il reverendo Cotton Marcus ha perso da tempo la fede in quanto afflitto da molteplici dubbi sull'effettiva esistenza del bene e del male. Ma quando si ritroverà davanti a quello che dovrebbe essere l'ultimo esorcismo della sua carriera, avrà a che fare con qualcosa di più grande delle credenze popolari...



Da Gennaio 2010 ad oggi sono usciti pochissimi horror commerciali degni di nota, un po' perché mancano idee agli sceneggiatori, un po' per via di un presunto (e sottolineo presunto) calo di interesse degli spettatori di tutto il mondo nei confronti di questo genere. Insomma, con i budget e le migliori menti del mondo del cinema impegnate in tutt'altre produzioni, gli horrorofili si sono dovuti accontentare con filmotti realizzati "tanto per fare" da gente che scambia "passione per l'orrore" con "omaggia/scopiazza/ruba" (c'è sempre stata, ma oggi più che mai). Qualche volta, però, vediamo in tv o al cinema dei trailer che lasciano ben sperare e, ricordo bene, quando si diffuse in Italia il promo de L'Ultimo Esorcismo erano in molti ad aver mostrato interesse nella pellicola. Quei molti stavano per essere gabbati!

L'Ultima Bufalata

Diretto dallo sconosciuto Daniel Stamm, L'Ultimo Esorcismo è un film horror a tema di esorcismi (non ve l'aspettavate, nevvero?) girato come un mockumentary/found footage. Insomma, presente The Blair Witch Project, Cloverfield, Rec ed il video della noiosissima cresima di vostra cugina? Ecco, L'Ultimo Esorcismo è un horror ripreso integralmente con una videocamera. Già a questo punto io avrei qualcosa da ridire. Insomma, era davvero necessario? Andiamo, un film di genere esorcistico dà il meglio di sé quando è diretto alla maniera tradizionale! La telecamera può focalizzarsi sui dettagli (come un crocifisso che traballa o un bicchiere d'acqua che si rovescia da solo) ed "allargare" il campo a proprio piacimento. Il mockumentary e tutto ciò che si serve di una videocamera, invece, è più adatto a, non so, una fuga rocambolesca, un finto snuff, un resoconto "cattura l'alieno, vivisezionalo e preparati ad essere circondato da extraterrestri" (ad esempio, Altered avrebbe reso ancora di più con una videocamera, a mio parere), non a L'Ultimo Esorcismo! Chissà, magari non ho completamente ragione, magari regista e sceneggiatori hanno trovato un sistema rivoluzionario capace di offrire uno spettacolo convincente e funzionale, magari... MAGARI!
Oggi mi sento comunque buono e, per questo, inizierò ad elencare i punti positivi di questo film.

....................la locandina non è male.

Ok, forse è meglio partire dalla trama.

Fede, Intrighi e Demoni

Il protagonista de L'Ultimo Esorcismo è Cotton Marcus (letteralmente Marco Cotone), un reverendo scettico nei confronti dell'esistenza del bene e del male (se in un horror il personaggio chiave della storia è un prete, nel 90% dei casi viene raffigurato in piena "crisi mistica"). Oltre ad esaltare decine di fedeli programmando messe "da santone cristiano" alle quali non sfigurerebbero i trenini di Buona Domenica, Marcus esercita anche la professione di esorcista e, sul suo curriculum, conta oltre 40 riti completati con successo. L'esperienza di Cotton attira una troupe intenzionata a riprendere il suo deludente operato, privo di vere manifestazioni del demonio e stracolmo di giochini psicologici e piccole truffe. Sì perché, rivela Marcus, chi necessita di un esorcismo è spesso un credente bifolco superstizioso distinto da turbe psichiche e guaribile con qualche bel rito/placebo. Insomma, il prete è un prestigiatore munito di "valigetta dei trucchi" che spilla soldi ai creduloni ma, a differenza del mago Do Nascimento, sfrutta il denaro per donazioni ed opere di bene.
Per soddisfare la curiosità dei membri della troupe, questo Robin Hood del Vaticano decide di mostrare loro come libera gli "indemoniati" dal male. Dopo aver compiuto con successo un'altra truffa "a fin di bene", Marcus si trascina dietro la giornalista ed il cameraman in quello che definisce l'ultimo esorcismo della sua carriera (se il film si intitola così, un perché c'è) ma, accidentaccio, questa volta il soggetto pare veramente posseduto!

Il reverendo Cotton si dovrà confrontare con Nell, la figlia di un contadino credente brutto, bifolco e superstizioso. I suoi giochini iniziali non servono praticamente a nulla se non a mettere in piedi uno show pietoso, ragion per cui l'uomo di chiesa tirerà la sua prima conclusione: la ragazza è matta da legare. Ecco, finalmente ho trovato qualcosa di positivo in L'Ultimo Esorcismo ovvero il fattore "misteri". La giovinetta è davvero matta? Se sì, perché? Colpa del papà? Cosa è meglio fare per il bene di tutti? Chi è il cattivo? C'entrano gli alieni? Roba da far impallidire Lucarelli e Giacobbo, garantito! La trama inizierà a svelare gli arcani solo in fase avanzata del film, lasciando così lo spettatore in dubbio tra un'ipotesi e l'altra.

Basta complimenti, è tempo di stroncare!

Etichetta, Aspettative, Contenuti, Delusioni

No, no, fermi tutti, qui c'è qualcosa che non quadra. Si può sapere che diavolo stiamo guardando? L'Ultimo Esorcismo è un horror? Ed era necessario ricorrere esclusivamente alla videocamera per questa roba? Quando vedo per la prima volta la locandina sopra postata, penso di avere a che fare con una pellicola in puro stile L'Esorcista piena di effettacci speciali, levitazioni, oggetti volanti, pandemoni casalinghi e via dicendo. Pregustando ciò che, in realtà, il film non offre, seguo la storia tenendo gli occhi incollati allo schermo in attesa di un segno, di una mossa "diabolica", di qualcosa! Quel "qualcosa" effettivamente arriva, ma più che sorprendermi, spaventarmi o entusiasmarmi, mi lascia con un'espressione inebetita e con un solo pensiero nella testa: "tutto qui?".
Ad esempio, in una scena il reverendo Cotone e la troupe hanno rinchiuso nella sua stanza la giovane contadina indemoniata. Ad un certo punto si sente un putiferio provenire dalla cameretta; i nostri eroi aprono la porta e, invece di assistere a qualche spaventoso show infernale, trovano tutto staticamente a soqquadro. La ragazzina? Seduta sopra l'armadio, muta. Che brividi, che paura, che disordine!

Tralasciando milioni di caratteristiche de L'Ultimo Esorcismo che poco mi hanno entusiasmato, passo direttamente a quello che, forse, rappresenta il suo più grande difetto: il finale!
Quel minimo di dignità che la pellicola, molto faticosamente, era riuscita a portare fino in fondo viene sbrindellato, disintegrato! In soli quattro minuti di film, il tutto assume un altro senso. Certo, regista e sceneggiatori hanno pensato di cogliere di sorpresa gli spettatori con un twist imprevedibile, ma pare che non si siano soffermati su questo aspetto della storia per più di venti minuti. L'epilogo non solo stona con la trama, ma riduce persino azioni, reazioni ed eventi visti nei precedenti 80 minuti a... semplice nonsense! Se guardate L'Ultimo Esorcismo due o più volte di fila (il più è direttamente proporzionale al vostro livello di masochismo) noterete, dalla seconda visione in poi e conoscendo già il finale, che molti passaggi non hanno più significato!


Concludendo

L'Ultimo Esorcismo è una mera delusione, un horror (horror? Uhm... sì, è catalogato horror) erroneamente girato in stile documentaristico piatto, statico, pieno di chiacchiere. Lasciatelo pure su L'Ultimo Scaffale.

Voto personale: 4- (ed un punto in meno solo per il terribile finale)
Voto trashosità: 3 (giusto un paio di scene sono abbastanza ridicole da suscitare un sorrisetto un po' forzato)
Voto splatterosità: 2 (comunque sconsigliato agli amanti degli animali)

1 commento:

  1. Uno dei film più brutti che abbia mai visto. Noia galoppante per tutta la durata, pezzi di trama mancanti (volutamente o no non ci è dato saperlo), finale da cestinare.

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