martedì 26 luglio 2011

Zombie Survival Guide: Vita da Zombie

Eccoci puntuali al terzo appuntamento della Zombie Survival Guide, la guida di Stroncando l'Orrore che consente di tenersi preparati qualora ci ritrovassimo di colpo circondati da zombie famelici. Dopo aver catalogato brevemente i non morti ed aver trattato del tema virus/contagio, approfondiremo alcuni aspetti (anche sconosciuti) inerenti ai verdognoli e ributtanti cadaveri ambulanti.


Pregiudizi, Teorie e Verità

Esaminiamo, ad uno ad uno, alcuni dei luoghi comuni legati agli zombie.

  • Gli zombie sono lenti - Vero, ma non sempre. Come già accennato nella prima parte della guida, è possibile distinguere gli zombie tradizionali, caratterizzati da una velocità ed un'agilità nei movimenti pari a quelle di Giampiero Galeazzi mentre si esibisce in un numero di ginnastica artistica, dai new generation, capaci di vincere (correndo a piedi) una gara clandestina di auto truccate.
  • Gli zombie puzzano - Una verità indiscutibile. Non riuscendo più ad afferrare una cornetta della doccia senza spezzarsi un polso od a nuotare in un laghetto rimanendo a galla, i non morti sono, loro malgrado, costretti ad adottare un nuovo stile di vita (o di morte? Mah) poco igienico, peggiorato dall'inarrestabile putrefazione delle loro carni.
  • Gli zombie sono deboli - Anche in questo caso, la risposta è "dipende". Gli zombie tradizionali non hanno nemmeno la forza necessaria per portare una busta della spesa vuota, mentre quelli new generation possono contare su dei polpacci grossi quanto balle di paglia (pur non riuscendo ad alzare un braccio al di sopra delle proprie spalle). I super zombie (zombie ultrapotenti creati geneticamente in laboratori gestiti da pazzoidi), invece, sono capaci di abbattere un grattacielo scaccolandosi.
  • Gli zombie sono fragili - Assolutamente vero. Ricordiamo che lo zombi altri non è che un cadavere rianimato in pieno stato di putrefazione e, di conseguenza, dotato di resistenza e compattezza degni di un cono gelato. In poche parole, una loro piccola caduta potrebbe concludersi con lo sbriciolamento di ossa e la "perdita di pezzi". Al contrario, il super zombie è capace di gettarsi nel Grand Canyon senza riportare un graffio.
  • Gli zombie hanno sempre fame - Questo interessante punto non è mai stato provato al 100%. È vero, quando uno zombie addocchia un uomo è possibile osservarlo mentre si sfrega le mani e si bagna la punta dei piedi di saliva, ma bisogna riconoscere che, dopo 20 minuti dall'inizio della propagazione incontrollata del virus, non c'è rimasto molto del genere umano. Provate voi a digiunare per due o tre giorni ed entrare in un fast food: vi guarderanno tutti allibiti mentre leccate le piastrelle unte d'olio della cucina (un consiglio, evitate quelle del bagno, non si sa mai). Non è noto invece se il super zombie si nutra, poiché viene sempre sorpreso mentre distrugge qualcosa o qualcuno.

Ed ora, sbrindelliamo uno dei più grandi pregiudizi della storia dell'umanità.

Gli Zombie Sono Stupidi?

Dite la verità, anche voi almeno una volta nella vita avete pensato, magari guardando qualche b-movie, malignità tipo "certo che gli zombie sono deficienti". Niente di più falso, anzi, dal punto di vista cerebrale, i non morti hanno un quoziente intellettivo di gran lunga superiore a quello dei comuni esseri umani.
Sorpresi? Vi dimostro subito la validità di questa teoria.
Pensate a quanto è complesso il corpo umano ed a tutti gli organi necessari per consentire la vita di ciascun individuo: cuore, polmoni, reni... Ora, di cosa ha bisogno lo zombie? Semplicemente del cervello, il suo unico vero punto debole. Quello che si cela nella scatola cranica del cadavere ambulante gli consente non solo di vedere, sentire, annusare, pensare, gustare e via dicendo, ma anche di muoversi, di "vivere" (diciamo di "non morire"), di sostituire la necessità di ossigeno! Immaginatevi dunque quanto deve essere evoluto il cervello di uno zombie, altro che microcefali!
Scommetto che non siete ancora convinti, vero? Ok, passiamo dunque alle FAQ.


D: Perché gli zombie non parlano?
R: Gli zombie parlano eccome, solo che il loro linguaggio (al nostro orecchio erroneamente classificabile come un'ammasso di grugniti e lamenti) è troppo complesso per noi da comprendere. Loro ci capiscono, siamo noi che non capiamo loro.

D: E allora perché non cercano una tregua con gli esseri umani invece di saltare loro addosso?
R: Perché, gli esseri umani fanno pace con i tacchini prima di imbottirli e divorarli?

D: Perché cercano disperatamente di mangiare tutti gli esseri umani che incontrano?
R: Perché hanno fame, mi sembra logico.

D: Perché sono così goffi ed impacciati?
R: Perché il loro fisico non è certo dei migliori. Limitate risorse di movimento non corrispondono necessariamente ad una carenza intellettuale. Se non siete d'accordo, chiedetelo a Stephen Hawking.

D: Perché allora non creano congegni ultratecnologici per semplificarsi la vita?
R: Quando hai un corpo che si sgretola al sole, è difficile maneggiare resistenze, transistor e cavi elettrici.

D: Perché cascano anche nelle trappole più stupide tese dall'uomo?
R: Mancanza di riflessi, no? Annusano il pericolo con larghissimo anticipo, ma non riescono a scappare in tempo.

E con questo, spero abbiate tutti imparato una preziosa lezione: gli zombie sono degli stramaledetti geni limitati da un fisico pietoso.

Appuntamento alla prossima settimana con il quarto capitolo della Zombie Survival Guide di Stroncando l'Orrore; tenetevi forte perché parleremo finalmente di tecniche di autodifesa.
Non mancate!

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