venerdì 26 agosto 2011

Dylan Dog, di Kevin Munroe (USA 2010)

Trama: Dopo essersi dedicato per un periodo al mestiere di investigatore privato, Dylan Dog accetta l'incarico affidatogli da una cliente e torna ad esercitare la professione di "indagatore dell'incubo"...



Dylan What?

In questi ultimi anni, il mondo del cinema è stato letteralmente invaso da pellicole in live action tratte da celebri fumetti. Abbiamo visto le versioni in carne ed ossa di Spider-man, Hulk, Capitan America, Thor, gli X-Men, il ritorno di Batman, Lanterna Verde, Daredevil e molti altri. Qualcuno ha così pensato "perché non trasporre le avventure di Dylan Dog su pellicola?", idea non completamente originale ma nemmeno mai attuata al 100% (il bellissimo Dellamorte Dellamore di Michele Soavi ricorda tantissimo il fumetto di Tiziano Sclavi, ma non è una vera e propria pellicola su Dylan Dog). Diciamolo pure, un Dylan Dog - Il Film ci stava tutto, in quanto l'universo dell'indagatore dell'incubo è ricchissimo di spunti ed idee interessanti, ma quando si cerca di dar vita ad un progetto del genere sorgono inevitabili problemi.

  1. Chi interpreta Dylan Dog? L'aspetto degli attori principali è fondamentale in queste circostanze poiché, per ovvie ragioni, non puoi mettere sul set un Maurizio Costanzo truccato da Sailor Moon o l'Uomo Gatto di Sarabanda (quanti ricordi) nelle vesti de l'Uomo Tigre. Ad esempio, nel live action de I Puffi Hank Azaria è stato addobbato in maniera esemplare per ricoprire il ruolo di Gargamella, oppure il Toto Cutugno degli anni '80 sarebbe stato perfetto per un titolo dedicato a Ken il Guerriero (altro che Fist of the North Star). Il personaggio di Dylan Dog è praticamente stato creato sulla fisionomia dell'attore Rupert Everett, dunque la produzione dell'omonima trasposizione cinematografica si è trovata di fronte ad una scelta: scritturare nel casting un signor nessuno praticamente uguale a Dylan ma con scarsa esperienza nel campo della recitazione o ripiegare su un professionista vagamente somigliante. Quale è stata la decisione finale? È stato ingaggiato Brandon Routh, il protagonista di Superman Returns. Ciò significa che Dylan Dog ha messo su muscoli, ha un faccino pulito ed un'espressione da nano da giardino stampata sulla faccia. Non proprio promettente come premessa...

  2. Come siamo messi a livello di copyright? Purtroppo molto male, in quanto la produzione ha acquistato solo i diritti per sfruttare il nome del protagonista. Ebbene sì, questo significa "niente Groucho, niente ispettore Bloch, ambientazione diversa, auto con diversi colori" e via dicendo. Insomma, immaginatevi di assistere ad un lungometraggio dedicato alla serie tv Dottor House ambientato in un obitorio, con tutti personaggi nuovi e con protagonista un Dottor House guardiano del cimitero (interpretato da Danny DeVito) che balbetta. Wow.
  3. I fondi. Le risorse finanziarie messe a disposizione di una trasposizione in live action di un fumetto ci suggeriscono in anticipo se abbiamo a che fare con un titolo semiamatoriale, un fan movie o un prodotto ricco di potenziale. Per Dylan Dog sono stati messi a disposizione ben 20 milioni di dollari, non certo una cifra da capogiro se paragonata agli standard di Hollywood ma comunque più che sufficiente per il progetto in questione. Ma come ci insegna anche Dragonball - Il Film, bisogna vedere COME verranno spesi tutti questi soldi.

Ora vediamo che hanno combinato il regista Kevin Munroe e soci.

Underworld: Dylan Constantine (Spoiler Edition)

Dylan Dog è descrivibile in una parola, anzi no, in un semplice gesto:


Che diavolo hanno combinato? Che ha fatto Tiziano Sclavi di male per meritarsi tanto?
Allora, quando ancora mi occupavo di articoli di cinema, ricordo che scrissi di un'intervista al regista Munroe per mezzo della quale cercò di tranquillizzare i fan. Munroe disse "non ci sarà Groucho ma vedrete Marcus, un nuovo assistente che, nome ed aspetto a parte, sarà uguale alla spalla di Dylan". Quello che possiamo dedurre da un'affermazione del genere è che, per questioni di copyright, nel film è stato inserito un personaggio demenziale che, per battute e comportamenti, sarà uguale a Groucho. Beh, Munroe è uno sparaballe perché Marcus, questo il nome dell'assistente interpretato da Sam Worthington, è praticamente una copia di Simon Pegg ne L'Alba dei Morti Dementi, un babbeo passivo e piagnone alla ricerca di una "botta di vita". Un confronto a freddo? Ecco a voi!


Che risate!
L'assenza di Groucho in Dylan Dog è la prima mancanza avvertita dallo spettatore medio che, in teoria, ha letto almeno un Dylan Dog cartaceo nella sua vita. I fan della serie a fumetti invece perderanno il conto delle libertà prese da regista e sceneggiatori. Perché spostare la storia dalla vecchia Londra a New Orleans? Che senso ha mettere riferimenti a Groucho ed a Sclavi se il film cerca di distaccarsi il più possibile dall'opera originale? Perché Brandon Routh è così anonimo ed inutile?
Ecco, inutile, questa parola sintetizza alla perfezione l'intera pellicola.
Altro elemento assente nel film di Dylan Dog è l'atmosfera cupa e triste quasi onnipresente invece nel fumetto, qui sostituita da sequenze simil-cool made in USA viste in titoli come la serie Underworld o Constantine. Ora che ci penso, il Dylan Dog del film altri non è che un surrogato di John Constantine nel mondo di Underworld! Non ci credete? Continuate a leggere!

La storia di Dylan Dog mostra un Dylan completamente diverso da quello dei fumetti: un investigatore privato pieno di incarichi, fisicamente prestante ed accompagnato da Marcus, assistente che svolge principalmente mansioni secondarie e non viene mai coinvolto nelle indagini. Dog viene contattato dalla biondina di turno alla quale una creatura misteriosa ha appena ucciso il padre e, poiché ha abbandonato il mestiere di "indagatore dell'incubo", rifiuta. Quando però lo stesso assassino aggredirà ed ucciderà (ah, senza alcuna ragione) il povero Marcus, Dylan cambia idea e scopre immediatamente di avere a che fare con un licantropo. Visita così la comunità di licantropi locale in cerca di informazioni e si pesta col pelatissimo Kurt Angle, il celebre wrestler. Le uniche informazioni degne di nota che possiamo trarre da queste sequenze sono:

  • quando un licantropo pelato si trasforma, gli crescono anche i capelli
  • gli effetti speciali del film sono bruttarelli

Secondo voi, chi sono i nemici giurati dei licantropi? Esatto, i vampiri, presentati nel film come uomini d'affari che smerciano il proprio sangue come droga nelle discoteche. Nel frattempo Marcus torna in vita come zombie perché i coroner dell'obitorio, ovviamente non morti romeriani, hanno pensato di fare uno snack con il suo braccio. Dylan rimedia alla mancanza del suo assistente acquistando un arto nuovo al discount degli zombie... lo so, è assurdo, ma la storia è così!

Un Affronto

Dylan Dog non è poi un film terribile, in giro c'è molto di peggio. L'errore più grossolano della produzione è stato quello di abbracciare a tutti i costi il marchio "Dylan Dog" per mettere in piedi una pellicola completamente differente di stampo Constantine, Van Helsing e via dicendo. Se solo il team avesse appioppato un titolo originale al film (tipo Mirmacchione il Re dei Mostri), lo spettatore sarebbe potuto arrivare fino ai titoli di coda con almeno il 50% di delusione in meno. Ma se arrogantemente ti proponi come "la compagnia che porterà l'investigatore dell'incubo sul grande schermo" e poi mi rifili questa inutile mezza schifezza, allora sì che meriti il flop al botteghino ed i fischi. Adesso fondo la mia compagnia di produzione e distribuzione film e lavoro su un live action di Topolino mettendo sotto pressione la Disney per i copyright. Otterrò solo i diritti per sfruttare il personaggio principale e, di conseguenza, gli costruisco attorno una storiaccia ambientata in Vietnam durante la guerra, una trama ricca di sangue e razzismo pregna di violenza, sentimenti patriottici e vendette. I fan ne saranno entusiasti, vero?
Per questo consiglio non tanto di evitare Dylan Dog, ma di guardarlo fingendo che sia Underworld: Constantine's Revenge (non per niente ho evitato super spoiler e via dicendo)... ammesso che vi piaccia il genere. Se siete fan sfegatati del fumetto di Sclavi e non lo avete ancora fatto, dedicate una serata a Dellamorte Dellamore.

Voto personale: 5 1/2
Voto splatterosità: 4
Voto trashosità: 4
Voto dylandogosità: -20

7 commenti:

  1. Un film che definire brutto sarebbe riduttivo. In pratica hanno preso Buffy, gli hanno fatto crescere il pisello e dei muscoli e l'hanno chiamata Dylan Dog. Fosse stata una teen comedy sarebbe stato anche accettabile, ma credo che a nessun italiano, fan del fumetto o meno, sia piaciuta questa porcata.

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  2. Ahahah, vera la parte relativa a Buffy :D! A me non è piaciuto affatto, ma sono pronto a scommettere che in Italia c'è anche chi lo ha apprezzato (personalmente ne ho incontrati di "spettatori soddisfatti"). Comunque sia, chi ci ha rimesso di più sono proprio i fan del fumetto che hanno visto uno dei loro miti ridursi a... questo!

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  3. Allora non era una impressione personale, era la copia maschile di Buffy, anzi, ti dirò che a me Buffy piaceva moltissimo, questo film invece mi ha lasciato abbastanza freddo, storia non troppo originale e uno svolgimento che non era ne da horror ne da thriller... boh...

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  4. @Gian90T Tutto il film ha l'atmosfera di Buffy. Comunque concordo con Screammaker su un dato di fatto: se il film non si fosse chiamato Dylan Dog sarebbe stato molto più godibile.

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  5. @Captain Sodomy Poco ma sicuro. Adesso sto scrivendo la sceneggiatura di Diabolik, live action tratto dall'omonimo fumetto. Parlerà di un pilota d'aerei che salva il mondo da un'invasione di alieni culturisti coccodrilliformi. Sarà un successo.

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  6. da fan del fumetto x principio mi rifiuto di guardarla una cagata simile!!!!!

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