lunedì 28 novembre 2011

Automaton Transfusion, di Steven C. Miller (USA 2006) - Prima Parte -

Trama: Tre ragazzi diretti ad un concerto si imbattono in un'invasione di zombie. Lotteranno con tutte le proprie forze per la sopravvivenza cercando altri superstiti...



Lo so, è una delle trame più banali e sintetiche mai viste, ma non lasciatevi ingannare: Automaton Transfusion è una vera e propria perla! Del TRASH INVOLONTARIO! Quel film brutto su dieci che lascia davvero il segno. Per quanto mi riguarda, non ho smesso di ridere per tutta la durata della pellicola. Basta infatti documentarsi un attimo e portare alla luce due PROMETTENTI premesse:

  1. Il progetto nasce da un trailer amatoriale diretto dal regista Steven C. Miller durante il suo periodo scolastico
  2. L'intero film è stato realizzato in appena 9 giorni!

In questa occasione non mi limiterò ad esporre semplicemente i contenuti della banalissima trama, ma segnalerò passo passo tutte le assurdità che pervadono il titolo. Perché il film vale.

Automaton TRASHfusion (Spoiler Edition)

Per iniziare, mi sembra giusto descrivere le prime sequenze proposte da Automaton Transfusion che, già a loro modo, hanno un retrogusto folle ed improbabile e si contraddistinguono da una qualità delle immagini pari a quella del filmino amatoriale del battesimo di vostro cugino. Il prologo del film è ambientato in un obitorio. Un ragazzo assunto da poco trasporta con una barella il cadavere ultrainsanguinato di un barboso barbuto CORRENDO. Non parlo di "passo veloce", ma di una vera e propria corsa forsennata alla ER - Medici in Prima Linea con tanto di porte semisfondate a forza. Diavolo, pischello, stai spostando un cadavere, non un moribondo in cerca di cure urgenti. In ogni caso, il giovane raggiunge un professorone e, poiché non è abituato all'odore dell'ambiente, inizia a vomitare. Il dottore gli suggerisce di pulire la pozza di sangue lasciata dal cadavere e di tornare a casa, quindi leva le tende. Il ragazzo passa lo straccio per terra e viene attratto dai rumori prodotti in una delle celle conserva-cadaveri, più precisamente quella contenente il morto da lui trasportato. La apre e... beh, la sorpresa non è scoprire che il "morto" è in realtà uno zombie, bensì notare come:

  • Il corpo del cadavere è stato messo nella cella con la faccia rivolta verso il basso anziché in posizione supina
  • Quando lo zombie attacca il ragazzo e lo trascina nel "loculo" spezzandogli la schiena, le gambe del giovinotto sfortunato spariscono letteralmente. Non scherzo. In pratica vediamo solo i pantaloni "sgonfi" della vittima mentre viene "risucchiata" nella cella! Ora, capisco che non puoi chiedere ad un attore di spezzarsi la schiena per girare una sequenza, ma che costava riempire quelle braghe con un... qualsiasi cosa?
  • Siamo solo al prologo e le vaccate già abbondano!


La storia si sposta finalmente sui veri protagonisti di Automaton Transfusion, ovvero tre liceali caratterizzati da una stupidità direttamente proporzionale alla loro reputazione tra i coetanei. E se vi anticipo che sono dei "loser", potete ben immaginare quanto sono rispettati. Prima conosceremo Scott, una specie di Samuel L. Jackson versione "giovane studente di colore carico di rabbia repressa", e Tim, il classico panzarotto baldanzoso che, nonostante gli sforzi, non riesce proprio a divertire con le sue pessime battute. Tim saluta due ragazze troppo "bone" per lui e, di conseguenza, viene prima preso in giro dalle dirette interessate e poi messo in un angolo da un bullo alto 12 metri che le "protegge". Giusto per ghettizzare il più possibile Scott, vediamo in un'inquadratura che il ragazzo estrae di nascosto un tirapugni per prepararsi al peggio, ma non avrà occasione di usarlo questa volta in quanto il watusso scolastico decide di non infierire fisicamente sulle due "mezze calzette". Bellissima scena:

  • Il bullo watusso e la sua cricca levano le tende
  • Tim aspetta che sparisca per gridare come uno scemo "ti odio, spero tu muoia"
  • Scott sostiene il momento di rabbia cacciando fuori la magnifica frase "vorrei tanto spaccargi la testa in due con una motosega"! Ammettiamolo, il quadretto descritto è così forzato e ricercato che per lo spettatore è quasi impossibile pensare "uhm, secondo me si tratta di una frase premonitrice. L'evento si verificherà". Ed è proprio vero, in fase avanzata del film assisteremo a quanto predetto da Scott! Semplicemente fantastico!

La telecamera si sposta in una macchina inquadrando il terzo protagonista del film, il crestuto Chris, impegnato a "legarsi" con Jackie, ragazza appartenente alla banda del bullo watusso e, nonostante ciò, abbastanza disperata da allacciare una relazione con il "perdente di turno". Tramite un dialogo poco realistico scopriremo come i due prenderanno parte ad eventi diversi quella stessa sera: Chris unirà i suoi amici sfigati per assistere al concerto di una band screcca fissato in un bar, mentre Jackie seguirà la sua cricca in un party tra liceali. Tutto molto noioso, lo so, ma finalmente passiamo all'azione.
Ricordate il barbone che ha aggredito il poveraccio all'obitorio? Bene, pare che abbia dato inizio ad un contagio di massa che, inspiegabilmente, si è diramato in tutte le direzioni senza lasciare caos e cadaveri per le strade. In una sequenza, infatti, possiamo osservare uno studente nerd con la maglia dei Ramones che, rincasando, viene aggredito da sua madre, ma la scena cult è un'altra. Mio Dio, non immaginate quanto fascino perda questo passaggio descrivendolo a parole!

  • Un ragazzo contagiato aggrdisce a scuola un professore mordendolo al collo, e fin qui tutto ok (per modo di dire)
  • I tre protagonisti si incontrano nei corridoi e, incuriositi dalla folla di coetanei raggruppata attorno ad un'aula, cominciano ad indagare
  • Dalla stanza escono due barellieri che portano via a tutta velocità il professore ferito. Curiosamente, alla vittima non sono state applicate le prime manovre di soccorso. Provate solo ad immaginare una ressa di studenti intenta a schivare, schifata, i fiotti di sangue provenienti dal collo scoperto del prof!
  • Penserete che il momento trash termini qui, e vi sbagliate di grosso! Inspiegabilmente, il ragazzo colpevole dell'aggressione è stato lasciato libero e senza controllo nella stanza dove è stato prelevato il prof. Lo vediamo così saltar fuori con la bocca insanguinata e tentare un'aggressione ai danni di Samuel Scott Jackson
  • Il buon Scott caccia fuori il fedele tirapugni e mette KO il ragazzo, incorniciando il tutto con un insulto gratuito e fuori contesto (trattasi del tradizionale "str...o")

Comunque sia, grazie ai passaggi violenti possiamo intuire che gli zombie di Automaton Transfusion sanno correre e sono dotati di forza e resistenza prodigiosi, sebbene muoiano con il tradizionale colpo alla testa. Queste "informazioni" verranno confermate più avanti nel film, lasciandoci dunque perplessi di fronte a sequenze mostranti semplici ragazzi in grado di stendere questi erculei morti viventi senza troppa fatica. Insomma, un "ghetto boy" che mette KO con un tirapugni uno zombie capace di strappare la testa ad un uomo in 2 secondi? Un po' eccessivo, non trovate?

Altra particolarità di Automaton Transfusion è il montaggio. Divinamente trash! Il film pullula di momenti critici che vengono sbrogliati semplicemente spostando i personaggi da una locazione all'altra grazie a brevi salti spazio-temporali. Cosa intendo dire? Beh, mettiamola così, provate a pensare ad una situazione tragica nella quale i tre eroi sono stati costretti a barricarsi in uno stanzino perché inseguiti, macché, CIRCONDATI da un'orda di zombie. Passano così due minuti di dialoghi improbabili, dieci secondi di "determinazione" e... BAM! I protagonisti sono in macchina e stanno scappando col motore acceso! Come cacchio hanno fatto a raggiungere il veicolo? Ah, la scena/esempio descritta la possiamo trovare a circa a metà della pellicola.

Riavvolgiamo il nastro e torniamo al momento post-aggressione al prof. Nonostante la terribile scenetta sanguinolenta, non c'è un singolo ragazzo che mostra segni di paura o stupore per quanto accaduto, nemmeno fosse un episodio scolastico ricorrente (un liceo dove gli studenti spesso prendono a mozzichi sul collo i professori? Sarò all'antica, ma non lo trovo realistico). Anche i nostri eroi non appaiono turbati, anzi, non fanno altro che parlare del concerto previsto quella stessa sera.
La telecamera stacca su Chris che, rincasando, scambia un paio di battute col padre, ovvero il dottorone visto all'obitorio durante il prologo. No, un momento, qui qualcosa non va. Allora...

  • Anche se le lotte tra dottori, pazienti e zombie sono state omesse per questioni di "spazio su pellicola", sappiamo che all'obitorio è scoppiato il pandemonio
  • Il padre di Chris, ovvero il dottore responsabile dell'obitorio, NON è assolutamente a conoscenza di tutti i fatti che sono accaduti sul posto di lavoro dalla sera precedente a quel momento
  • Chris torna a casa da scuola, quindi possiamo supporre che siano approssimativamente le 13:00 di un giorno feriale; possibile che il responsabile dell'obitorio non sia ancora andato al lavoro? Che razza di lavativo è?

Se pensate che queste domande siano sufficienti ad aprire un dibattito su Automaton Transfusion, aspettate di sentire il resto! Chris saluta il padre ed esce ma, incredibilmente, non incrocia il rumoroso e bruttissimo zombie senza un braccio che si è intrufolato nell'edificio chissà come! Insomma, Chris lascia la stanza del padre e, circa 10 secondi dopo, entra in scena il non morto pronto ad aggredire il dottorone. Come sia possibile tutto ciò è un mistero.
Il crestino (sì, Chris è un cretino con la cresta) prende la macchina e carica Scott & Tim, dirigendosi verso il bar nel quale è previsto il concerto. Scopriamo così che la loro destinazione non è molto vicina, anzi, si trova in un'altra città distante circa un'ottantina di Km, e che questo film non smetterà mai di stupirci in fatto di cialtroneria. Dopo infatti 40 minuti di guida, Chris si rende conto di un particolare: non ha incrociato una singola macchina, né ha avvistato veicoli diretti nella stessa direzione o fermi ai lati della strada. Che macello, ma questo non ha senso! Se il virus ha già colpito due cittadine distanti 80 Km l'una dall'altra, in teoria lungo il percorso che le collega dovrebbero esserci montagne di auto abbandonate e cadaveri! Invece nisba, tutto impossibilmente tranquillo.
I tre perdenti raggiungono finalmente la meta, anche se insospettiti dalla desolazione del paesaggio (e vorrei ben vedere). Appena scendono dalla macchina vengono circondati da una mandria infinita di morti viventi e, istintivamente, reagiscono correndo verso il bar e barricandosi all'interno. Questa è un'altra vaccata narrativa: UNO zombie di Automaton Transfusion stacca teste con una mano e CENTINAIA di zombie non sono in grado di abbattere una doppia porta di legno? Ma a chi volete darla a bere? Bah!


A questo punto mi sono ritrovato di fronte ad un déjà vù. Chi di voi ha giocato in passato a Resident Evil 2 per Playstation? Presente quando, usando Claire Redfield, all'inizio dell'avventura vi trovate nell'armeria con il gestore armato di fucile? Bene, in Automaton Transfusion la sequenza è stata presa quasi con le stesse battute, fatta eccezione per il gestore del bar (anche se non ha un'armeria, il tipo possiede comunque un fucile) che, mentre racconta ai tre inattesi clienti dell'invasione di zombie, si getta in un falsissimo pianto isterico. Ora ditemi, avete notato nulla di strano in questa circostanza? No? Bene, vi do una mano. I tre ragazzi in fuga sono entrati nel locale barricandosi dentro, dunque la porta era aperta. Perché diavolo il gestore, conscio dell'inferno che si sta scatenando fuori, ha LASCIATO LA PORTA APERTA? Ve l'ho detto che questo film mi ha fatto crepare dalle risate dall'inizio alla fine, vero?

Violenza Ultragratuita! (Spoiler Edition)

Un'altra particolarità di Automaton Transfusion che ho dimenticato di evidenziare è l'esagerata dinamicità delle riprese durante le scene di violenza. Per carità, capisco che il regista ha cercato di nascondere più imperfezioni possibile (ahahahah) durante gli scontri e la messa in scena di effetti speciali, stiamo pur sempre parlando di un film girato in appena 9 giorni... ma che diamine, perché lasciare la telecamera in mano ad un malato del morbo di Parkinson? Vabbé, torniamo alla storia del film... sempre se possiamo parlare di "storia"!
Chris, Tim e Scott stanno decidendo assieme al barista cosa fare, mentre altri stacchi ci mostrano attacchi zombie e momenti di tranquillità al festino di liceali dove gironzolano il bullo watusso, Jackie e compagnia. Un attimo, soffermiamoci su due attacchi zombie in particolare!

  • Il primo "zombie attack" è ambientato nel giardino della villa dove si tiene la festa dei liceali. Una ragazza parcheggia la macchina in tutta tranquillità, scende, si volta e trova dietro di sé una CINQUANTINA di zombie ninja! NESSUNO si è accorto della loro presenza, solo la poveretta che, inscenando un tentativo di fuga, finisce molto male. Insomma, posso capire uno zombie o due, ma che diavolo, come è possibile recarsi ad una festa e non notare da subito un'orda di morti viventi nei paraggi? Sarebbe più difficile non far caso ad un elefante posteggiato in mezzo alla strada! Ok, lasciamo stare. Come facile intuire, i famelici mostri si autoinvitano al party squartando tutto quello che trovano sul loro cammino. Ah, già, ve l'ho detto che Automaton Transfusion è ultrasplatter? Dio, adoro questo film sempre di più! Jackie se la cava chiudendosi in bagno, mentre al bullo watusso spetta una sorte peggiore. Il premio di "invitato più sfigato della festa" va alla fidanzata del bullo che, dopo aver perso la mascella, si ritrova la lingua a penzoloni, pronta a sostenere un provino per interpretare Raziel di Legacy of Kain in un'eventuale trasposizione cinematografica dell'omonima saga di videogiochi.
  • Il secondo "zombie attack" è più sintetico, ma indubbiamente degno di menzione. Si tratta di una sequenza che, trashosamente, omaggia uno dei passaggi più famosi di Antropophagus, pellicola cult del 1980 di Joe D'Amato. Gli horrorofili più incalliti avranno capito di cosa parlo (presente quello che accade a Serena Grandi, nevvero?), ma mi sembra giusto descrivere l'evento. In un edificio troviamo una donna incinta che sta spiegando al suo interlocutore di essere "in dolce attesa" da sette mesi. L'argomento pare lanciare una maledizione immediata, poiché in quel preciso istante fa irruzione il ragazzo nerd di prima con la maglia dei Ramones, ovviamente in versione zombie. Oddio, se raccontata, questa scena pare raccapricciante, ma vi assicuro che è quasi comica/parodistica da quanto è stata realizzata male! Lo zombie si avvicina alla donna, le perfora la pancia con una mano, estrae il feto e lo mangia avidamente! Ma... perché? Istintivamente si sarebbe dovuro gettare con violenza su tutti i presenti e mollare morsi a casaccio, ed invece NO! È come se avesse origliato dietro alla porta la discussione della donna e, tra sé e sé, avesse pensato di farle un gravissimo dispetto, così, giusto per antipatia!


Saranno ormai passate X ore, ed i nostri tre eroi sono ancora nel bar assieme all'isterico gestore. Chris si reca in bagno per darsi una sciacquata e, in un momento di relax, viene aggredito da uno zombie che si era nascosto in una cabinetta della toilette. Niente paura! In quel preciso istante entra il barista e, col fucile, fa saltare le cervella al non morto accompagnando lo sparo con la mitica frase ad effetto "per oggi ha già mangiato abbastanza, signore!". Fantastico! Questo è il genere di porcherie che la gente cerca nei film! Ehm... O forse no?
I tre ragazzi finalmente prendono una decisione. Lo so, qualunque altro essere umano munito di un minimo di intelligenza avrebbe pensato immediatamente di prendere la macchina e levare le tende, ma non è colpa mia se i protagonisti di Automaton Transfusion sono dei ritardati. Il piano di Chris non è quello di allontanarsi il più possibile dalla cittadina, bensì tornare a casa per verificare se famiglia e ragazza stanno bene. Non posso dire nulla al riguardo, penso che molti (io compreso) opterebbero per questa azzardata ma giustificabile decisione in una situazione simile, ma tengo a ricordare che i protagonisti sono tre. Oltre a Chris ci sono anche Tim e Scott. E allora qualcuno mi spiega perché, nonostante ciò, il trio soddisfa unicamente le esigenze del crestone? Tim e Scott non hanno una famiglia, diamine? Mah!
Chris torna a casa sua e trova il padre ridotto a "zombie colabrodo". In lacrime, il ragazzo affronta uno scontro ad armi pari con una creatura sulla carta cento volte più forte di lui e vince. Altroché se vince! Per terra, il giovane scova vari pezzi di vetro. Sono certo che, in questo momento, state pensando "Chris afferrerà un frammento ed infilzerà suo padre", ed invece NO! Questa sarebbe una soluzione troppo poco trash e verosimile! Il ragazzo individua sul pavimento un coccio di vetro incredibilmente "in piedi" (a mò di stalagmite, per intenderci) e, con tutta la propria forza, spinge la testa dello zombie verso l'improvvisata arma di morte. Ora, cari lettori di Stroncando l'Orrore, non vi invito a rompere uno specchio o una finestra per provare a mettere in perfetto equilibrio un coccio di vetro, ma penso che capiate ugualmente l'assurdità dei questa scena. Ho detto scena? Volevo dire film!
Chris torna in macchina dove lo attendono Scott e Tim, quindi comincia ad urlare da solo come uno scemo per sfogarsi. Ma non lo poteva fare a casa sua invece che sotto gli occhi degli amici? Non tanto per una questione di orgoglio, è solo che così rischierebbe di attirare l'attenzione degli zombie locati nei paraggi, no?
Automaton Transfusion è una vera e propria lezione di vita. Quando pensate che non sia possibile "cascare più in basso di così", preparatevi ad essere contraddetti!

Ed ora... ehm... appuntamento alla seconda parte della stroncatura relativa ad Automaton Transfusion! Questo film è così stupido e divertente da meritare un esame approfondito e completo. Irresistibilmente trash!

9 commenti:

  1. Miseria,ma che lavoro certosino, complimenti!!!!
    E complimenti anche per il coraggio, davvero non so se arriverei a vederne anche solo metà!

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  2. Per la serie "è uno sporco lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo" XD
    Grazie per i complimenti!

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  3. Accidenti! Ma la frase di lancio della locandina l'ha scritta Lorenzo Lombardi???

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  4. Ahahah... Beh, è firmata "Fangoria", ma sono pronto a scommettere che la produzione ha pagato profumatamente la rivista per quel... beh, elogio :D

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  5. ecco un altro film che mi è passato sotto le mani e dopo una velocissima visione ho deciso di cestinare...senza finirlo. Va be', cercherò di recuperare pure questo.
    Volevo anche sapere se ti era capitato di vedere "Prison of the dead" di David Decoteau. Certo, è un film talmente inutile da risultare imbarazzante, ma ho capito che hai una buona capacità di sopportazione...
    Riusciresti a scriverne una recensione superiore alle 5 righe?

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    1. Oddio, il cinema omosexploitation di Decoteau è roba forte, non so se ne avrei lo stomaco... Chissà, magari in futuro potrei anche farci un pensierino, sebbene abbia già una lista bella lunga di robaccia da visionare. Così tante ciofeche, così poco tempo!
      Alla prossima!

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  6. ...e invece ti sbagli, non è omosex ne' sex...è solo brutto e talmente involontariamente comico che la parodia è già inclusa. E' un raro, se non unico, film etero e da educande di Decoteau, secondo la critica. gli altri non li conosco, poichè dopo questa visione casuale, non me li vado di certo a cercare...

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    1. Ahahahahah... l'hai cercato col lanternino allora :D! Prison of the Dead si fa sempre più interessante...

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  7. questo film per caso finisce con il protagonista che afferma "adesso aspettiamo" o qualcosa di simile? l'ho visto tempo fa e non ricordo.

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