mercoledì 31 agosto 2011

I Cliché dell'Orrore - Parte 2

Benvenuti (o forse dovrei dire bentornati) alla seconda puntata de I Cliché dell'Orrore, la rubrica di Stroncando l'Orrore che raccoglie, bastona e spernacchia gli stereotipi e le caratteristiche ricorrenti dei film horror.
Oggi tratteremo di un argomento assai vasto, ovvero "caratterizzazione e profilo dei personaggi nelle pellicole dell'orrore". Insomma, preparatevi a reincontrare protagonisti-tipo e villain modello visti, rivisti, stravisti e clonati all'inverosimile.

Gli Eroi o Presunti Tali

Come nei generi azione, avventura, fantasy e sci-fi, anche nell'horror generalmente abbiamo un/a protagonista eroico (anche se la sua componente eroica è condensata spesso in un unico gesto durante tutto il film). Il problema è che, nel 90% dei casi, non si tratta di una persona intelligente, furba o semplicemente "normale", ma di un imbecille che, proponendo idee ridicole e, pianificando strategie suicide, causa la morte di tutti gli altri individui che lo circondano. Esaminiamo i casi più ricorrenti di "eroe horror", è meglio.

  • American Hero - Soprattutto in alcuni horror di produzione americana (e più precisamente in quelli ribattezzabili come "americanate" per la presenza di esplosioni a caso e scene cool forzatissime fuori contesto), il protagonista è un tamarro roccioso che sa il fatto suo. Se non si tratta di un vero e proprio eroe risolutore e freddo, spesso questo genere di personaggio altri non è che una creatura disumana che combatte contro i propri simili per questioni morali o di vendetta legate al passato. Ad esempio potremmo avere un cacciatore di vampiri a sua volta vampiro dedito a questa professione perché da piccolo veniva preso in giro a scuola (qualsiasi fatto o riferimento associabile alla trilogia di Blade è puramente casuale), o una mummia vendicativa in lotta contro la Scottex (qualsiasi fatto o... ehi, questa è un'idea originale! Devo scrivere il soggetto e presentarlo alla RAI, chissà, magari ci scappa la fiction).
    Quando a rappresentare questa tipologia di protagonismo è una donna, qualche volta si casca nel trash involontario. Non si tratta di maschilismo (sia chiaro, sono per la parità ed adoro le donne! Se il sentimento è reciproco, scrivetemi una mail all'indirizzo segnalato su Info e Contatti inviando foto, indirizzo e numero di telefono) ma di "machismo forzato". Vedere una donna di 50Kg mentre imbraccia e spara con un fucile a canne mozze modificato senza percepire il rinculo lascia un attimo perplessi. Se qualche dolce fanciulla lettrice pensa che io stia esagerando, la invito a guardare lo scontro tra motosega e forbici giganti contenuto nel seguente video, un estratto da X-Cross di Kenta Fukasaku.

    Il discorso vale, ad esempio, anche per la Milla Jovovich nella saga cinematografica di Resident Evil, ma là hanno giustificato il tutto con la panzana del virus.
  • Sensibili Piagnoni - Un'altra caratterizzazione ricorrente negli horror è quella del (o della) protagonista passivo e dalla lacrima facile. Quando è un uomo, state sicuri che lo vedremo solo scappare, nascondersi, tremare e/o indagare spaventato su qualcosa che gli mette addosso una paura pazzesca (ma se ti spaventa lascia perdere, no?). Se il protagonista è una donna, tenetevi pronti per urla a casaccio e cambi di atteggiamento capaci di far impallidire persino Spongebob. Spesso questo tipo di personaggio riesce ad avere la meglio in un confronto finale con il cattivo di turno, anche se le differenze di peso, di intelligenza e di resistenza sono immani. Il/la protagonista vittima possiede però una capacità innata: fiato infinito nella corsa.
  • Il Codardo - Per fortuna, questo è il caso meno (ma comunque) gettonato. Cinque ragazzi incrociano una banda di serial killer cannibali e spietati. Mentre quattro di loro vengono catturati, rincorsi, feriti, accoppati, umiliati, bruciati vivi e via dicendo, il quinto sparisce dallo schermo per 80 minuti e ricompare solo nelle battute finali, pronto a svignarsela od ad assestare il colpo di grazia ad un villain già morente. Dove è stato tutto il tempo? Semplice, si era nascosto!
  • L'Aspirante Suicida - La tipologia di protagonista più insulsa in assoluto. In genere è un tizio che nella prima metà del film fa di tutto per morire, mentre nella seconda cambia idea e lotta per sopravvivere. Mah!

Passiamo adesso ai...

Personaggi Secondari

Quando si tratta di caratterizzare i personaggi secondari di un film horror, gli sceneggiatori mandano in pausa il cervello e risfruttano all'infinito le stesse "idee" perché, tanto, chi non è protagonista o cattivo deve morire comunque. So che è un pensiero strampalato, ma non sarei capace di trovare un'altra spiegazione plausibile al fatto che, a rotazione, nel 95% delle pellicole d'orrore post anni '70 ritroviamo sempre gli stessi inutili fessi. Eccone alcuni.

  • L'amico inutile, destinato a morire
  • La ragazza tanto bella quanto oca che ha un flirt con l'amico inutile, anche lei destinata a morire
  • Il simpaticone pervertito che comunica con risate sguaiate, peti e rutti, destinato a morire
  • La ragazza carina ma quasi intelligente che ha un flirt col protagonista, si salva nel 50% dei casi
  • Il ragazzo carino ma quasi intelligente che ha un flirt con la protagonista, si salva nel 50% dei casi
  • Il ragazzo nerd preso in giro da tutti che, anche se si rivelerà importante (tra ricerche ed esperimenti condotti per fermare un cattivo), morirà nella seconda metà del film
  • Il povero ragazzo di colore, quasi sempre destinato a crepare per primo o per secondo (quando la prima vittima è una biondina)
  • Il padre o la madre bacchettona del/la protagonista, si salva nel 25% dei casi
  • Il gelosone innamorato della protagonista che, dopo averla ostacolata più volte per ripicca (poiché lei ovviamente nemmeno gli volge uno sguardo), si redime sacrificando la propria vita
  • I fratellini o le sorelline del personaggio principale che, se non già morti all'inizio del film, si cacceranno in guai grossi causando qualche grattacapo in più; si salvano nel 60% dei casi
  • Il vicino di casa burbero e taciturno temuto da tutti; se il cattivo non è lui, si rivelerà una specie di Rambo mancato ed aiuterà il protagonista nella sua missione. Si salva nel 40% dei casi
  • Il prete pieno di consigli ed aneddoti religiosi, quasi sempre utile quanto una scarpa senza suola; si salva nell'80% dei casi
  • Il o la sopravvissuta ad un massacro rinchiusa in una prigione od un manicomio che racconta al protagonista la sua esperienza, si salva nel 20% dei casi
  • Il braccio destro del cattivo, spesso un fesso controllato contro la sua volontà dal villain; muore nel 90% dei casi
  • Il cieco/sordo amico/parente/conoscente del protagonista che non ha nulla a che fare con la storia; è carne da macello per aumentare il bodycount
  • La bruttina del college presa in giro da tutti; se non è la protagonista, morirà sicuramente
  • Il tizio ritenuto da sempre un idiota che si riscatterà prendendo in mano la situazione quando tutti saranno nel pallone; si salva nel 30% dei casi
  • I teppistelli anni '80 vestiti in pelle con acconciature punk & glam, tutta carne da macello; qualche volta si salva il capo della banda
  • Il militare esperto con le armi dotato di capacità intellettive estremamente ristrette che mette in pericolo un gruppo di disperati in più situazioni; perderà il controllo e la sanità mentale, ma farà una brutta fine


  • La nonna rimbambita del protagonista, si salva comunque nel 60% dei casi (mitico Mars Attack!)
  • Lo scienziato pazzo che crea qualcosa di orribile; se non è lui il villain, nel 50% dei casi muore subito, altrimenti lo vediamo prima raggiungere il protagonista per aiutarlo e POI tirare le cuoia (quindi morte al 100%)
  • L'incastrato, ovvero il tizio arrestato dalla polizia e ritenuto ingiustamente colpevole di una serie di delitti raccapriccianti; se non è il protagonista, nell'80% dei casi si salva ed ottiene giustizia (se è il protagonista, nel 100% dei casi)
  • Il guardiano del cimitero, il barbone o qualsiasi altra figura spettrale inizialmente evitata dal protagonistae poi pronta a rivelarsi come un elemento chiave per contrastare il cattivo; nell'80% dei casi sopravvive
  • La guardia notturna che legge una rivista per adulti, muore nel 300% dei casi

Ovviamente ci sarebbero molti altri gettonatissimi personaggi secondari onnipresenti negli horror, ma questi appena elencati sono i più ricorrenti. Ed ora parliamo de...

I Villain

I villain, ovvero i portabandiera del male, desiderano più di ogni altra cosa seminare morte e distruzione per svariati scopi. Compiendo però una caterva di errori grossolani a causa della loro deficienza (anche quando, anzi, SOPRATTUTTO se presentati allo spettatore come individui geniali), concedono ai buoni più di una situazione per cavarsela.
Chi sono i cattivi maggiormente sfruttati nei film dell'orrore? Volendo stendere una rapida classifica abbiamo:

  1. L'assassino che uccide perché ha un passato difficile, spesso per colpa della madre. TRATTATELI CON DIGNITÀ I VOSTRI FIGLI!
  2. I morti viventi (se vi spaventa l'idea di poterli dover affrontare in futuro, leggete o ripassate la Zombie Survival Guide di Stroncando l'Orrore)
  3. Il mostro inguardabile intenzionato unicamente a proteggere il proprio territorio dagli esseri umani e, nonostante ciò, mostrato come una belva spietata e pericolosa
  4. L'alieno in missione che uccide per vendetta o quando è costretto, mostrato comunque come una belva spietata e pericolosa
  5. La mutazione genetica violenta e vendicativa nata da un qualche errore di natura umana, ridotta sullo schermo ad una banale belva spietata e pericolosa
  6. I fantasmi arrabbiati sempre con la bava alla bocca, nemmeno fossero belve spietate e pericolose
  7. L'individuo egoista che assume nuovi poteri e, da buona belva spietata e pericolosa, li impiega per conquistare il mondo
  8. La famiglia di cannibali condizionata da abitudini degne delle peggiori belve spietate e pericolose
  9. Le belve spietate e pericolose
  10. Lo scienziato pazzo intenzionato a conquistare il mondo o, nel peggiore dei casi, a distruggerlo
  11. Vampiri e licantropi che assumono le sembianze di belve spietate e pericolose
  12. Il diavolo, sceso sulla terra assumendo le sembianze di una belva spietata e pericolosa o impossessatosi del corpo di una docile fanciulla trasformandola in una belva spietata e pericolosa
  13. Il bambino inquietante dotato di poteri psichici soprannaturali e, per questo, più letale di una belva spietata e pericolosa

Più in generale, i cattivi dei film horror diventano tali perché qualcosa nel loro passato li tormenta in continuazione. La minestrina bollente che la madre costringeva loro ad ingurgitare, l'odio per il fratello e per tutto ciò che ricorda lui (razza di appartenenza compresa, ovvero "ti ho ucciso perché sei un essere umano come mio fratello"), quell'inatteso morso ricevuto da un lupo mannaro, l'essere trattati male dal capo del personale sul lavoro ("adesso conquisto il mondo e poi vedremo chi comanda!")... Insomma, dopo un attento esame possiamo confermare che da un mondo senza esseri umani non possono nascere elementi in grado di minacciare la sopravvivenza e la continuità del genere umano, ma la necessità di esistere per esistere permette l'esistenza di ostacoli minanti l'esistenza stessa. Più chiaro di così.
Con questa preziosa considerazione si chiude la seconda parte de I Cliché dell'Orrore. Appuntamento alla prossima settimana per scoprire altri elementi ricorrenti stra-abusati nella cinematografia horror, ovviamente sempre qui su Stroncando l'Orrore. Non mancate!

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