venerdì 18 maggio 2012

Guida ai sottogeneri dell'horror - Bonus!

Ma... ma come? Un altro episodio dello special Guida ai Sottogeneri dell'Horror di Stroncando l'Orrore? Non si era concluso alla settima puntata? Beh, per farvi un dispetto, il vecchio Screammaker ha pensato di aggiungere qualche nuova sottocategoria INEDITA! Sì, non esiste guida, sito, blog, libro o graffito preistorico che abbia incluso le tipologie di film di cui tratteremo oggi, ed un perché ci sarà! Beh... bando alle ciance e passo direttamente ai contenuti speciali dello special sullo special... più speciale di così si muore!


American Remake/Prequel/Sequel Horror

Sottocategoria che ha letteralmente invaso i cinema di tutto il mondo nel corso degli ultimi 10 anni. Come suggerisce il nome, l'american remake/prequel/sequel horror è il genere più sfruttato dagli americani per sbeffeggiare, rovinare, macchiare, spernacchiare e defecare sulle pellicole horror estere di successo o sulle grandi opere cinematografiche del passato. Tutto nasce quando un produttore, un regista ed uno sceneggiatore particolarmente pigri si riuniscono per stabilire come ottenere il massimo guadagno con il minimo sforzo. Ecco dunque che uno dei tre geni propone gioiosamente "perché non rigiriamo Suspiria di Dario Argento? Lo ambientiamo in una scuola di breakdance nel Connecticut dei giorni nostri, diamo la parte della protagonista a Carmen Electra, la strega la fa Rita Dalla Chiesa, ci mettiamo una storia d'amore da qualche parte...". Il produttore effettua un paio di conti, il regista si gratta ruttando "mi va bene tutto" ed il disastro è compiuto! In fase di post-produzione, gli ignari spettatori vengono bombardati da tonnellate di trailer e, attratti dal fisico della Electra accompagnato dai brani dell'ennesima band nu metal americana semisconosciuta, corrono al cinema per sorbirsi una porcata ignobile incoraggiando Hollywood a sfornare altre sozzerie su celluloide. A rimetterci di più sono i fan del film originale, divisi in:

Accaniti ed esperti: veri e propri adoratori del film originale ed appassionati di film. Alla vista del primo trailer dell'american remake/prequel/sequel movie giurano a loro stessi di saltarne la visione  e di investire il produttore se mai si presentasse l'occasione. Purtroppo, nell'arco di sei mesi ed al primo momento di debolezza, i fan accaniti ed esperti finiscono per guardare il tanto detestato sgaborto hollywoodiano, cadendo così in uno stato sospeso tra rabbia e depressione per quattro o cinque anni
Occasionali: soggetti che visionano sì e no un film al mese e che, avendo visto e gradito l'opera originale, decidono di dare una possibilità all'american remake/prequel/sequel movie in uscita nelle sale. Rimasti poi delusi dall'imbroglio made in USA, maturano un fortissimo senso di diffidenza nei confronti dei trailer cinematografici per circa cinque minuti, quindi tornano allo stato di default pronti a ricascare nuovamente nell'ennesima trappola marchiata Hollywood
Osannatori: ovvero gli spettatori che battono le mani per qualsiasi tipo di spettacolo gli si pari davanti. Incapaci di distinguere le differenze tra Grindhouse - A Prova di Morte e In The Market, gli osannatori sono gli unici capaci di apprezzare e consigliare i detestabilissimi american remake/prequel/sequel movies. Beh, quasi gli unici, se includiamo gli amici ed i parenti di chi ha lavorato nei film



Schema-tipo

Lo schema-tipo dell'american remake horror è riassumibile in:

  • Titoli di testa
  • Copia beceramente dall'originale
  • Storia d'amore che non c'azzecca nulla
  • Copia cialtronamente dall'originale
  • Titoli di coda

Per quanto riguarda prequel & sequel, invece, diciamo:

  • Titoli di testa
  • Copia ciofecosamente dall'originale cambiando qualche virgola
  • Storia d'amore che non c'azzecca nulla
  • Copia orribilmente dall'originale cambiando qualche virgola
  • Dettaglio insignificante legato alla pellicola originale
  • Titoli di coda

Sono american remake/prequel/sequel horror: Quarantena 1 & 2 (inutilissimi remake di Rec 1 & 2), Nightmare (perché? Perché disturbare proprio Freddy?), The Thing (pure il prequel de La Cosa?!?), Evil Dead (secondo remake de La Casa... Ehi! Una protagonista femminile? Ma siamo pazzi?).



Anime-Manga Horror

Attenzione, non sto parlando dei cartoni e dei fumetti giapponesi orbitanti attorno al genere horror, bensì di pellicole in live action (ergo con attori in carne ed ossa) made in Japan dove i personaggi compiono azioni assurde e/o incontrano esseri mostruosi, caratteristiche più adatte appunto ad un fumetto/cartone animato che ad un film vero e proprio. Ok, riconosco che, come spiegazione, è caotica e pietosa, ma non è facile definire un anime-manga horror in parole povere. Allora, vediamo un po'... definiamo anime-manga horror quelle pellicole giapponesi che incorporano (chi più e chi meno):

  • Protagonista eroe/antieroe
  • Ironia macabra
  • Sangue a fiumi... macché, a LAGHI
  • Creature e/o trasformazioni grottesche
  • Effetti speciali splatter da quattro soldi
  • Assurdità divertenti nella trama
  • Protesi improponibili!

Insomma, immaginate una studentessa giapponese di 15 Kg senza un braccio che, per sbaragliare una famiglia di mafiosi ninja, sostituisce l'arto mancante con una mitragliatrice Vulcan di mezzo quintale in grado di sparare un milione di proiettili al minuto! Ah, e se pensate che io stia delirando, sappiate che il film in questione ESISTE e l'ho già osannato (stroncato no, io adoro The Machine Girl)!
L'anime-manga horror è un sottogenere discretamente diffuso in Giappone il cui scopo è quello di divertire lo spettatore offrendo uno spettacolo tutt'altro che inquietante o spaventoso... peccato però che, su 10 film, ce ne sia uno valido e 9 mezze ciofeche poco efficaci.

Schema-tipo

Ah, non esiste assolutamente uno schema-tipo ricorrente negli anime-manga horror, in quanto gli unici limiti sono la fantasia e l'universo dell'orrore! Curiosamente, come protagonista di questa sottocategoria di pellicole viene scelta quasi sempre una ragazza tra i 16 ed i 26 anni circa, mentre come nemici è possibile incontrare di tutto (mostri, esseri umani orribilmente trasformati, sette sataniche, zombie e così via).

Sono anime-manga horror: Il già citato The Machine Girl, Tokyo Gore Police, X-Cross (avete mai visto un combattimento tra due donne armate rispettivamente di motosega e di forbici giganti?!?), Samurai Princess, Zombie Hunter Rika, Nightmare Detective 1 & 2



Clichhorror

Vi è mai capitato di prevedere tutto quello che sta per accadere in un film horror? Ma sì, avete presente quando la protagonista sente un rumore in cantina alle 2 di notte e voi, in tutta risposta, commentate la scena con un "scommetto che ora andrà a controllare... che stupida!" pronti a gioire per aver azzeccato il pronostico? Ecco, quando in una pellicola del terrore riuscite ad individuare almeno l'80% dei colpi di scena, vuol dire che state visionando un clichhorror, ergo un horror zeppo di cliché strasfruttati nel mondo del cinema. Come l'american remake/prequel/sequel horror, questa diffusissima tipologia di "opere" (passatemi il termine) nasce dall'unione di un produttore, un regista ed uno sceneggiatore svogliati e privi di fantasia...

Produttore> Allora? Che si fa?
Regista> Boh?
Sceneggiatore> Uff... Mah... Beh... Uno slasher?
Produttore> E che ci mettiamo?
Regista> Boh?
Sceneggiatore> Vediamo... Un assassino... Direi che come partenza non è male, eh?
Produttore> Uno slasher con un assassino? Idea carina. Poi?
Regista> Slasher... Assassino...
Sceneggiatore> Dunque... Questo assassino uccide in un... In un... In un college!
Produttore> Un assassino in un college? E magari lo stesso college della protagonista? Mi piace!
Regista> Protagonista?
Sceneggiatore> Vero, giusto! Mettiamoci anche una protagonista!
Produttore> E cosa fa la protagonista in un college?
Regista> Mmmmmh...
Sceneggiatore> Ce l'ho, ce l'ho! Ascoltate: una protagonista in un college... Che studia!
Produttore> Stiamo facendo passi da gigante! Continua!
Regista> Mi serve un caffé...
Sceneggiatore> Bella battuta, regista! Me la segno e la inseriremo nel film!
Regista> Eh?
Sceneggiatore> Allora, la protagonista ha degli amici, nel college c'è un assassino. Quindi...
Produttore> Vai avanti, non ti seguo.
Sceneggiatore>... Quindi l'assassino uccide, ad uno ad uno, gli amici della protagonista!
Produttore> Bingo! Ehm... e come li uccide?
Regista> Che noia...
Sceneggiatore> Già, come li uccide? Allora... Non deve essere un assassino come tutti gli altri, dunque... Un coltello?
Produttore> Un coltello, un coltello... Bene, è andata! Ora, l'identità dell'assassino?
Regista> Uhm... che ne dite dello spirito di un maniaco accoppabambini morto in passato che elimina le vittime nei sogni? Magari gli mettiamo un guanto con le lame...
Produttore> Che diavolo dici? Il pubblico non crederà mai ad una storia del genere! Troppo surreale! Ci serve qualcosa di più plausibile...
Sceneggiatore> Ehi! Che ne dite de "il fidanzato della protagonista"?
Regista> Bah! Muoviamoci, ho sonno!
Produttore> Che ne dico? Ecco cosa ne dico: inizia a scrivere soggetto e sceneggiatura! Intanto apro il casting!
Sceneggiatore> Bene, abbiamo un film!
Regista> Zzzzzzzzzzz......

Schema-tipo

Il clichorror non ha uno schema-tipo universale, ma sette o otto schemi-tipo universali! Insomma, dipende dalla storia. Parliamo di un ghost movie? Uno slasher? Un vampire movie? Per questa ragione e per pigrizia (cacchio, dovevo fare lo sceneggiatore!), invece di scrivere una traccia-esempio per ogni sotto²categoria vi suggerisco di consultare i cinque episodi costituenti lo special I Cliché dell'Orrore di Stroncando l'Orrore (li trovate elencati nella pagina Articoli Speciali), di scegliere una decina di cliché a caso e di metterli insieme. Complimenti, avete appena assemblato un clichorror!

Sono clichorror: Avete presente quell'horror scontato e noioso che avete visto ultimamente? Quello di cui non ricordate titolo, storia e personaggi? No? Bene, quello era un clichorror.




Deficient-Proof Horror (Horror a Prova di Deficiente)

Anche se non apprezzerete, per introdurre questo sottogenere devo aprire una piccola parentesi politica. Nel corso degli ultimi decenni, il governo degli Stati Uniti ha lottato duramente per ridurre l'americano MEDIO ad un ammasso di colesterolo capace solo di porsi domande tipo "a che ora apre il MacDonald?" e "cosa faranno stasera al David Letterman Show?" (non che in Italia la situazione sia migliore, anzi!). La missione "lobotomizzazione di più del 50% dei cittadini statunitensi" ha avuto successo, fatto che ha messo in difficoltà l'industria cinematografica hollywoodiana. Ora, immaginatevi lo sceneggiatore che presenta il suo ultimo lavoro al regista od al produttore di turno e che, ad ogni riga di lettura, viene interrotto da un "ma il pubblico capirà?". Insomma, capite cosa voglio dire? Che il cinema stesso dubita delle capacità intellettuali degli spettatori e, onde evitare di correre rischi come perdere una marea di soldi presentando pellicole semi-intellettuali, sforna filmacci a prova di deficiente, ergo i deficient-proof movies. Gli horror appartenenti a questa sottocategoria sono dotati delle seguenti caratteristiche:

  • Concetti elementari ripetuti visivamente fino alla nausea. Se il protagonista scivola macchiandosi il vestito con un secchio di vernice, il pubblico DEVE CAPIRE A TUTTI I COSTI la dinamica dell'incidente. Vedremo prima la scena della durata di 3 secondi, quindi la versione a rallentatore, quella ripresa dal punto di vista del secchio di vernice ed altri due passaggi bonus a rallenty.
  • Riflessioni superflue ed inutili. Tornando all'esempio del punto sopra, il protagonista apre un monologo di 4 minuti commentando quanto è accaduto (tipo "dannazione, se solo avessi prestato più attenzione a dove mettevo i piedi! Per colpa di quella macchia d'olio, sono scivolato e, sfiorando un secchio di vernice rossa, ho macchiato questa tuta acquistata appena nove giorni fa alla bancarella cinese sotto casa mia!")
  • Flashback infiniti che mostrano sempre la stessa scena. Il protagonista incontra sua moglie e, alla domanda "hai una macchia rossa sulla tuta. Che è successo?", parte il flashback inerente alla caduta sul secchio di vernice. Notando poi che, così facendo, riesce ad allungare la durata del film senza il minimo sforza, il regista decide di abusare dei salti temporali. Il protagonista visita un concessionario con un amico e, sentendosi dire qualcosa come "hai visto quella Lamborghini rossa?", la parola "rossa" continua a riecheggiargli nelle orecchie fin quando non parte il flashback dell'incidente con la vernice ROSSA. Altra scena. Il protagonista passeggia nel parco quando, per puro caso, sente una donna mentre sgrida la figlia di 9 anni: "che cosa hai fatto? Sei tutta rossa! Sei caduta?". Inutile dirvi cosa accadrà...
  • Dialoghi fastidiosamente esplicativi. Nel deficient-proof horror non bisogna lasciare allo spettatore la libertà di INTUIRE e di RAGIONARE, ragion per cui tutto deve essere minuziosamente spiegato. Ad esempio, ecco un dialogo tra il protagonista e l'assassino.
    Protagonista> Perché hai ucciso tutta quella gente?
    Assassino> Perché questo mondo è marcio, e qualcuno deve assumersi la responsabilità di ripulirlo!
    Protagonista> Spiegati meglio!
    Assassino> La gente ha perso i valori della famiglia e dell'amore, insegue il vile denaro e non conosce il rispetto!
    Protagonista> Perché? Perché tutto questo?
    Assassino> È colpa dello stato, dei mass-media, della pubblicità, del progresso! Chi ha il potere pensa solo al proprio profitto e, pur di raggiungere gli obbiettivi prefissati, è disposto a rovinare le vite dei più deboli!
    Protagonista> Quello che stai cercando di dirmi è che hai ucciso politici e uomini d'affari senza scrupoli solo perché hanno vissuto pensando a come aumentare il proprio capitale e rovinando le vite altrui?
    Assassino> Esatto!
    Protagonista> Sei una carogna!
    Assassino> Come sarebbe a dire che sono una carogna? Ho agito nel nome di milioni di persone! Erano loro i criminali, non io!
    Protagonista> No, non hai capito! Sei una carogna perché mi hai illustrato le tue ragioni con un dialogo da 4 minuti quando, con un semplice flashback esplicativo, ce la saremmo sbrigata in 30 secondi!
    Assassino> Flashback? Che diavolo stai dicendo? Mi sei davvero caduto in basso...
    Protagonista> ... Caduto...
    <parte il flashback inerente alla caduta del protagonista su un secchio di vernice rossa>

Schema-tipo

Penso che la sezione riguardante la descrizione del deficient-proof horror sia già di per sé sufficiente per comprendere più o meno cosa contiene un film appartenente a questa sottocategoria

Sono deficient-proof horror: Il Mai Nato, Diary of the Dead, Survival of the Dead, Le Scimmie Assassine, Solstice, Dora l'Esploratrice, circa il 70% degli horror made in USA usciti negli ultimi 20 anni.


Horror Mockbuster

Come potevo NON dedicare una voce ai mockbuster? Dunque, definiamo mockbuster un film che copia spudoratamente le tematiche di un titolo famosissimo di prossima uscita o, comunque, distribuito da pochissimo tempo, allo scopo di seguirne la scia e raggranellare soldi. Spiego meglio con un esempio molto più pratico. Immaginate di avere un vicino che spia ogni vostra mossa senza un motivo apparente. Un giorno scopre che volete acquistare una Ferrari e, onde evitare di essere da meno, vi precede comprando una Fiat Panda. Err... no, forse l'esempio non è dei migliori... Ok, allora descriviamo una situazione veramente accaduta. Nei primi anni '90 circolava voce che Steven Spielberg, allora un regista già affermatissimo, stava lavorando su un nuovo kolossal. Un cialtrone del cinema pensa così:

"Cacchio, un nuovo film di Spielberg? Avrà sicuramente successo! Un momento! Se io realizzassi in fretta e furia un titolo che tratta più o meno delle stesse cose del suo e riuscissi a metterlo sul mercato contemporaneamente a quello di Steven, tutti gli spettatori che apprezzeranno la sua opera acquisteranno anche la mia!"

Ecco dunque cosa accade: il film di Spielberg entra in fase di post-produzione. Il registucolo copione indaga, per quanto possibile, sulla trama e sulle caratteristiche dell'opera di Steven e riesce a scoprire solo che tratterà di dinosauri, quindi gira in una settimana il suo cialtronissimo mockbuster. Esce nelle sale di tutto il mondo Jurassic Park, mentre (moooolto) nell'underground esordisce l'improbabile Carnosaur, porcata appunto preparata in fretta e furia senza né capo né coda (letteralmente, in quanto non ha nemmeno un finale! Il film tronca ad un certo punto perché non c'era più tempo per le riprese!).
Secondo voi, la strategia del registucolo funziona? Beh, quanti di voi conoscono Carnosaur? Ecco, appunto, questo sistema non garantisce fama e ricchezza, a meno che non siate una casa di produzione famosa e specializzata in mockbuster. E questa casa di produzione esiste: la Asylum! Beh, qualche volta, un'immagine vale più di mille parole. Giudicate voi stessi.



Chiaro?
Attenzione, un mockbuster non necessariamente deve uscire quasi contemporaneamente alla pellicola originale per essere considerato tale, ma la maggior parte delle volte accade così.Se esaminiamo ad esempio la serie Saw, sono innumerevoli le pellicole-clone che hanno appestato i videonoleggi nel corso degli ANNI (sì, ANNI!).

Schema-tipo

Lo schema-tipo di un horror mockbuster? Ecco qui.

  • Titoli di testa
  • Copiadalloriginaletagliacuciattoricanieffettispecialiscrausiesplosionibattuteorribiliabbiamopocotempo
  • Titoli di coda

Sono horror mockbuster: Carnosaur, Mega Piranha, Die, The Task, House of 9, Paranormal Entity, Pasto Umano, Are You Scared?, quasi tutti i prodotti firmati Asylum.


Ringrudge Horror

Prendete un kolossal come Titanic, un film che ha ottenuto un successo notevole, quindi tornate nel 1997, precisamente a quando l'opera di James Cameron era una novità al cinema. Ora, immaginate una sfilza di sceneggiatori e produttori intenzionati a rastrellare qualche spicciolo sfruttando la "moda del momento" e realizzando pellicole orbitanti attorno a navi che affondano dopo aver urtato un iceberg. In questa ipotetica ed assurda situazione nascerebbe il "titanic movie", sottogenere drammatico dotato di pochi e ripetitivissimi elementi come, appunto, navi, iceberg, biondini che dipingono donne nude e tragiche storie d'amore. Ora starete pensando "ma no, non accadrà mai qualcosa del genere! Nessuno è così stupido da produrre..." FERMI! Che ci crediate o no, è successo, anzi, STA ANCORA SUCCEDENDO! Il titolo in esame però non è Titanic (per fortuna), bensì la coppia The Ring/The Grudge, i due franchise horror asiatici più famosi degli ultimi decenni. Ecco cosa è successo (in due periodi cronologicamente paralleli).

  • Anche se in periodi lievemente diversi (rispettivamente 1998 e 2003), in Giappone nascono The Ring e The Grudge
  • Arriva successo, dunque via alla realizzazione di nuovi sequel. Nel frattempo, negli USA la remake-mania spinge Hollywood a sfornare i rifacimenti americani dei primi episodi
  • Gli americani non sanno mai quando fermarsi, ragion per cui arrivano anche i remake dei vari sequel, magliette, cappellini, giocattoli, mutande firmate Samara, parodie, nuovi gusti di gelato e via dicendo
  • In Indonesia, in Thailandia e nelle Filippine arrivano i primi cloni di The Ring e The Grudge
  • L'Indonesia, la Thailandia e le Filippine sono letteralmente invase da pellicole-clone di The Ring e The Grudge
  • Nasce il termine "Ringrudge Horror", irrispettosamente coniato in Italia da quel buffone di Screammaker

Non sto scherzando. Se mai vi capitasse di visionare un horror delle Filippine post 1998, nel 99% dei casi vi ritrovereste di fronte ad uno spudoratissimo clone di The Ring o The Grudge. Gli appassionati di horror asiatici spesso difendono queste pellicole con un "ma no, è questione di tradizioni e culture diverse", ed in parte hanno ragione. Insomma, caratteristiche che contraddistinguono le storie dell'orrore made in Japan sono la presenza di capelli lunghi, acqua e maledizioni... ma qui parliamo di veri e propri copia, incolla & correggi! Maledizioni lanciate da spiriti fradici d'acqua di donne o bambine coi capelli lunghi morte in maniera violenta e cariche di rabbia vendicativa? E che diamine, quanti film possono essere girati attorno a questa tematica senza sembrare similissimi tra loro?


Schema-tipo

Eccovi la struttura più ricorrente di un ringrudge horror

  • Lo spirito di una donna/bambina dai capelli lunghi e neri uccide un povero disgraziato
  • Presentazione della protagonista, una tipa depressa e monotona
  • Momento noioso ed inutile
  • Sotto la doccia o nella vasca da bagno, la protagonista vede lo spirito per 2 secondi, inizia ad urlare e si riprende
  • Qualcuno armeggia con uno strumento maledetto dallo spirito/visita il luogo maledetto dove risiede lo spirito e muore
  • Momento noioso ed inutile
  • Momento noioso ed inutile
  • Qualcuno armeggia con uno strumento maledetto dallo spirito/visita il luogo maledetto dove risiede lo spirito e muore
  • La protagonista ha un'altra visione dello spirito
  • La protagonista corre in biblioteca/si connette via internet e, frugando tra vecchi articoli, scopre la storia dello spirito
  • Momento noioso ed inutile
  • Un amico della protagonista armeggia con uno strumento maledetto dallo spirito/visita il luogo maledetto dove risiede lo spirito e muore
  • La protagonista vive un momento noioso ed inutile
  • Durante le investigazioni private, la protagonista scopre un dettaglio chiave che potrebbe mettere la parola fine agli omicidi dello spirito
  • La protagonista armeggia con uno strumento maledetto/visita il luogo maledetto dove risiede lo spirito
  • La protagonista fronteggia lo spirito e mette in atto il suo piano per liberarsene
  • Il piano sembra riuscire: lo spirito svanisce
  • Momento noioso ed inutile
  • La protagonista torna a deprimersi nella vita di tutti i giorni, ma riceve inaspettatamente una visita dello spirito e muore
  • Titoli di coda
  • Momento noioso ed inutile


Ah, gli spiriti dei ringrudge horror hanno le medesime caratteristiche:

  • Sono donne/bambine
  • Hanno i capelli lunghi e neri
  • A causa di un passato difficile e di una morte violenta, sono carichi di rabbia e vendetta
  • Sono pallidi come un lenzuolo
  • Hanno sempre un'espressione folle e sorpresa come quella di Mara Carfagna
  • Quando appaiono, lasciano acqua e capelli ovunque
  • Non parlano, al massimo ruttano
  • Sono lenti da far schifo. Potrebbero apparirti improvvisamente dietro alle spalle, ma preferiscono gattonare sul pavimento e sui soffitti ad una velocità da bradipo
  • Ti odiano. Non c'è una ragione specifica, ti vogliono morto/a e basta
  • Perdono sangue dagli occhi... mah!



Sono ringrudge horror: The Wig, Coming Soon, Apartment 1303, Unholy Women, una marea di titoli indo-filippino-thailandesi che non avete mai visto e che, per fortuna, non vedrete mai.


Ebbene sì, stroncomaniaci, anche lo special sullo special della Guida ai Sottogeneri dell'Horror di Stroncando l'Orrore è giunto al termine! Ma non abbattetevi: ho in mente uno special sullo special sullo special che vi... no, eh? Ok, mettetevi il cuore in pace, chiudiamo qui!
Scherzi a parte, spero di essere riuscito a farvi fare almeno quattro risate con questa lunghissima pseudoguida (cacchio, è praticamente un minilibro!), e se vi ho annoiato "credete che non s'è fatto apposta" (tanto per citare il finale de I Promessi Sposi di Manzoni... Alessà, mi spiace dirtelo ma hai annoiato una marea di generazioni! Potevi anche mettercela un po' di azione nel tuo barboso "romanzo storico"...).

11 commenti:

  1. "Suspiria" è il mio film preferito, e se mai qualche regista squilibrato dovesse leggere la qui presente Guida, decidere che è una buona idea e farne davvero un film... Sappi che ti riterrò il responsabile. È UNA MINACCIA!!!
    Scherzi a parte, non finirò mai dirti che sei un genio :D
    Ah, potresti cortesemente dirmi il titolo dell'ultimo film in basso a destra nella foto Anime-Manga Horror?

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    1. Maccertochessì! Quello è Samurai Princess, filmettino fatto con due soldi abbastanza deludente. Se fai una ricerchina su google, leggi qualche review e guardi un paio di immagini, capirai perché. Già che ci sei, cerca anche "Hajirai Machine Girl" e fatti quattro risate con gli screen :D

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  2. Ross il remake di Suspiria è già partito

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  3. Ero curiosa perché mi sembrava di riconoscere un attore cinese, ma qui son tutti jappi quindi non è lui :)
    Sì lo so che il remake di "Suspiria" è partito (purtroppo) ma non in una versione così catastrofica come quella inventata da Scream... SPERO!
    Chissà se faranno anche "Profondo Rosso 3D", o era sempre "Suspiria" che volevano tridimensionalizzare?

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  4. si pensa al remake di Suspiria e l'uccello dalle piume di cristallo con probabile treddì attira allocchi...
    Rovineranno tutto ciò che gli è possibile rovinare.

    SCDJ

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  5. Cercando notizie sul remake di Suspiria, ho letto del Dracula 3 d di Argento e i fortunati che l'hanno visto dicono che sia il film più comico degli ultimi anni. Io non sapevo neanche che l'avesse girato! Comunque penso che avrai da divertirti nel recensirlo!

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    1. Grazie delle info, avevo già in programma di buttarci un occhio! Ora sono un po' alle prese con il terremoto in Emilia (vivo a 10Km dall'epicentro), ma non può andare avanti così. No, non può. Devo scrivere altre baggianate e non farmi prendere dalla paura. A presto con una nuova stroncatura :D

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  6. Mi dispiace tanto, so cosa si prova, nel '97 toccò a noi di Perugia. Spero che non abbia avuto grossi danni, anche se la paura è tanta! In bocca al lupo e non ti buttare giù, tira fuori il tuo spirito e vai avanti!!! Ciao a presto.

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  7. A proposito dei ringrudge, ho visto Kairo di Kiyoshi Kurosawa, l'originale di Pulse. La critica lo considera un capolavoro horror ed il remake americano una boiata, mi chiedo quindi come sia...(ma non lo guarderò nemmeno sotto tortura).
    Non succede niente per tutte le 10, 11 ore di durata (apparente), a metà film ho raddoppiato la velocità e tanto era di una lentezza esasperante. Ho detto a mio cugino, quello che me lo ha appioppato, se a lui era piaciuto: sì, un bel film...un pò lento forse.
    Sono io che non ci capisco niente o fa proprio schifo come horror? Suppongo che tu lo abbia visto, no?

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    1. Questione di "stile". Gli horror asiatici si distinguono anche per durate eccessive e lunghi periodi "semivuoti" (alcune volte privi persino di sottofondo musicale) che, tecnicamente, servirebbero per alzare la tensione. Beh, con la maggior parte degli occidentali, questo espediente non funziona ed annoia. Prova a mettere a confronto Ringu (originale del '98) e The Ring. Buona parte degli spettatori occidentali ha apprezzato maggiormente il remake americano, mentre i critici ed i "puristi" preferiscono la pellicola giapponese. Insomma, dipende molto dai gusti, quindi non hai nulla da rimproverarti se non sei riuscita a digerire Kairo (a mio parere, filmetto da 6 e nulla più).

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